ReArm EU dichiarato illegale

ReArm EU – La mossa compiuta da Ursula von der Leyen per far approvare il suo piano di riarmo europeo da 800 miliardi, è stata dichiarata illegale dalla Commissione giuridica del Parlamento europeo, dato che “scavalcare il voto del Parlamento europeo è illegittimo”.
Le strade possibili
24 eurodeputati su 25 si sono espressi contro la “follia” della signora Ursula, in preda alle fregole belliciste. Un voto di fondamentale importanza perché apre un caso all’interno delle pachidermiche istituzioni europee che adesso dovranno stabilire come e se andare avanti.
Il ricorso all’articolo 122 che permette in casi straordinari e di emergenza di approvare provvedimenti senza l’ok del parlamento è illegale, anche se in passato, vedi Sure e Covd-19, era stato già utilizzato.
Dovrebbe far riflettere che l’alt è arrivato quasi all’unanimità, dato che a votare contro sono stati anche i deputati figli della nuova maggioranza, compresi quelli del PPE che non hanno apprezzato la “mossa del cavallo” messa in atto dalla von der Leyen.
La presidente della commissione ha dinnanzi a sé due strade: tornare sui suoi passi e accettare che la sua “idea” venga vagliata dall’Eurocamera, oppure ignorare il parere legale del Parlamento ritenendo corretto l’utilizzo dell’articolo 122. Una strada pericolosa quest’ultima perché potrebbe arrivare sulla scrivania dei giudici della Corte di Giustizia Europea. A quanto pare l’intenzione è quella di tirare dritto ignorando il parere legale del Parlamento e il voto della commissione giuridica.
ReArm EU rischia di scatenare una guerra tra Commissione e Plenaria di Strasburgo
Una decisione che rischia di scatenare una guerra intestina tra la Commissione e la Plenaria di Strasburgo.
A rincarare la dose vi è la dichiarazione di Thomas Regnier, portavoce che ribadisce la convinzione della Commissione di basare la proposta sull’articolo 122, ribadendo che in casi straordinari il parere del Parlamento può essere scavalcato quando “uno Stato membro si trova in difficoltà o sia minacciato da gravi difficoltà. Oggi ci troviamo dinnanzi ad un rischio per la nostra sicurezza ed è per questo che abbiamo proposto questo strumento che consentirà agli Stati membri di acquistare beni per la difesa utilizzato l’articolo 122”.
Punto di vista contestato dall’ufficio legale che lo ha ritenuto “illegittimo e scarsamente motivato”.
I punti contestati sono anche altri: il piano ReArm EU è diviso in due parti, la prima è relativa ai prestiti degli Stati membri, la seconda riguarda le procedure di appalti e accordi per favorire l’industria militare, ed è questa seconda parte che non si può riferire all’articolo 122 proprio perché si tratta di politiche industriali e non di difesa. Di tutto questo alla signora von der Leyen pare importarne poco.
di Sebastiano Lo Monaco