Raqqa, rivolta contro occupazione statunitense
Centinaia di residenti di Raqqa hanno organizzato manifestazioni di protesta contro l’occupazione delle forze militari americane, mentre aumentano le tensioni tra i cittadini e i mercenari sostenuti da Washington. Le manifestazioni si sono svolte giovedì scorso a 500 metri dalla base americana nella regione.
I manifestanti hanno portato cartelli a sostegno del legittimo governo siriano di Bashar al-Assad, chiedendo il ritiro delle forze militari statunitensi dalla provincia di Raqqa e lo schieramento delle unità dell’esercito siriano. Nella città di Raqqa, gli attacchi condotti da sconosciuti aggressori contro le Forze democratiche siriane (Sdf) appoggiate dagli Stati Uniti sono aumentati nella regione, mentre le Sdf hanno intensificato gli attacchi contro i civili.
Le Sdf hanno subito perdite a causa di due bombe esplose nelle loro basi nella provincia di Raqqa. Una bomba è esplosa presso la base delle Sdf in via al-Nour, nella parte nord-occidentale della città di Raqqa, ferendo un certo numero di membri. Sono stati segnalati anche feroci scontri tra militanti Sdf e gli aggressori dopo l’esplosione della bomba. Un’altra bomba è esplosa vicino alla scuola di Ibn Khaldoun nella città di Raqqa, uccidendo due milizie delle Sdf.
Le Forze democratiche siriane hanno arrestato oltre cinquanta giovani uomini nei villaggi e nelle città del nord di Raqqa, nell’ambito di un piano di reclutamento forzato.
di Redazione