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L’importanza del Ramadan nella famiglia

Il Ramadan è un momento in cui le famiglie si riuniscono la sera per rompere il digiuno. È semplicemente gli aspetti pratici della concentrazione del cibo in quel momento della giornata che lo rende una cosa pragmaticamente sensata da fare? O c’è di più per questo rito? È la necessità di alimentare il veicolo attraverso il quale un ambiente è creato per pensare al di là dei legami di cibo?

Il Ramadan è senza dubbio un momento in cui le famiglie sono più concentrate sul cenare insieme. Il disagio fisico comune ci rende come esseri umani che si incontrano – forse c’è una lezione da imparare da implementare all’interno della società.

L’astinenza fisica sviluppa una cultura in cui si è costretti a pensare oltre il sé e le necessità degli altri; un momento forse in cui il concetto di sacrificio è inciso nella spiritualità del singolo per promuovere la causa di un’umanità migliore per tutti.

Senza un elemento di sacrificio e ascetismo nessuna religione, e pertanto nessuna cultura umana, è possibile. Bisogna ritirarsi periodicamente dalla vita piena dei sensi, anche per poter godere appieno i frutti delle percezioni sensuali. Solo un certo grado di astensione dagli oggetti materiali dei sensi fa che anche la vita dei sensi sia equilibrata, oltre a permette all’anima umana un’apertura verso la vita spirituale.

di Redazione

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