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Raisi: “Sviluppo privo di spiritualità ed etica, porterà alla degenerazione della società”

Il Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Seyyed Ebrahim Raisi, ha tenuto lunedì pomeriggio un discorso al “Transforming Education Summit” tenutosi a New York con la cooperazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco).

A capo della delegazione iraniana, Seyyed Raisi è partito lunedì mattina per New York per partecipare alla 77a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Nelle sue osservazioni al vertice dell’Unesco, il Presidente iraniano Raisi ha affermato che lo sviluppo dell’istruzione non può aver luogo senza prestare attenzione alla famiglia, alla giustizia e alla spiritualità.

Il sito ufficiale del Presidente iraniano ha diffuso il testo integrale del discorso di Raisi, di cui offriamo la traduzione integrale in italiano:

Nel Nome di Dio Clemente e Misericordioso

“Egli è Colui Che ha inviato tra gli illetterati un Messaggero della loro gente, che recita i Suoi versetti, li purifica e insegna loro il Libro e la Saggezza, anche se in precedenza erano in errore evidente” (Sacro Corano, 62: 2).

Signore e signori;

La conoscenza umana è orgogliosa degli scienziati iraniani. La storia della civiltà iraniana è iniziata con la scienza e la conoscenza, per poi essere elevata dalla cultura islamica, i cui pilastri sono fondati su principi celesti. La Sacra religione dell’Islam invita costantemente gli esseri umani all’educazione con lo scopo di amministrare la giustizia ed espandere la spiritualità.

Il progresso e lo sviluppo sono tra le questioni principali di tutte le nazioni. In diverse occasioni esse hanno attuato raccomandazioni e prescrizioni internazionali che però hanno comportato serie sfide per le culture indigene e nazionali dei Paesi del mondo.

Crediamo che per affrontare le sfide educative, dobbiamo identificare le loro cause profonde. Da parte nostra possediamo delle critiche fondamentali nei confronti della lettura e dell’interpretazione della storia contemporanea globale e della classificazione dei problemi da parte degli organismi internazionali. Se il nostro obiettivo è creare una vita dignitosa e un mondo sicuro, dovremmo astenerci dal fornire una lettura unilaterale della globalizzazione e porre invece l’accento sulla partecipazione di tutte le parti nel quadro degli approcci multilaterali.

In breve, la Repubblica Islamica dell’Iran ritiene che:

– Lo sviluppo, l’educazione, la famiglia, la giustizia e la spiritualità non possono essere affrontate come entità separate e indipendenti.

– Qualsiasi iniziativa riguardante lo sviluppo e il soddisfacimento dei bisogni umani dovrebbe includere anche esigenze educative ed etiche. Allo stesso tempo, la famiglia dovrebbe essere posta al centro delle iniziative. Naturalmente, quando parliamo della famiglia, la intendiamo nel vero senso della parola e non di versioni artificiali di famiglia che portano all’estinzione dell’umanità.

– Lo sviluppo, se non accompagnato da spiritualità ed etica, non sarà sostenibile e porterà alla degenerazione della società.

– Il predominio culturale e l’imprigionamento della conoscenza sono i peggior tipi di oppressione e ingiustizia.

Sfortunatamente la cultura dell’egemonia vede i suoi benefici nel prevenire lo sviluppo di altri Paesi, e nel creare un ordine mondiale ingiusto, abusando degli organismi internazionali e imponendo i propri sistemi culturali e di pensiero, cerca di impedire agli altri Paesi il progresso e lo sviluppo.

Cari colleghi;

Questa è la nostra richiesta: l’educazione e – fondamentale – gli esseri umani dovrebbero essere al servizio dello sviluppo sostenibile, o lo sviluppo sostenibile dovrebbe essere posto al servizio degli esseri umani? Se la trasformazione educativa non porta al progresso e allo sviluppo umano, produrrà solo debolezza nell’umanità.

Ci aspettiamo che gli organismi internazionali rispettino il diritto alla sovranità culturale ed educativa di tutti i Paesi e li proteggano dall’invasione culturale. Crediamo che la trasformazione educativa senza riporre attenzione alla “famiglia, alla giustizia e alla spiritualità” non sarà possibile.

Dovremmo concentrarci sui valori etici, che includono l’onorare la famiglia, il rispetto dell’ambiente, la giustizia, il rifiuto della violenza e dell’estremismo e la creazione di uno spazio informatico sicuro, morale, pulito ed efficiente come nostre priorità per la trasformazione educativa.

Di conseguenza, la Repubblica Islamica dell’Iran ha codificato il suo documento di trasformazione educativa sulla base della filosofia educativa islamica iraniana, senza quindi basarsi sugli approcci secolari unidimensionali menzionati nel “Documento 2030”. Con l’obiettivo di migliorare la qualità nel nuovo sistema educativo iraniano, siamo passati dal concentrarci su un curriculum basato sulla memorizzazione a uno basato sulla ricerca, l’innovazione, l’acquisizione di competenze e l’impegno per l’istruzione e i valori culturali e religiosi.

Pur impegnandosi nelle sue politiche di principio, la Repubblica Islamica dell’Iran è anche pronta a garantire il dialogo interattivo con gli altri nel quadro del suo sistema educativo, che si basa su valori umani sublimi ed elevati.

Grazie per l’attenzione.

Fonte: President.ir

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