Raisi: dieci proposte a sostegno di Gaza
Rivolgendosi al vertice straordinario dell’Oic in Arabia Saudita, il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha elaborato dieci proposte di azione urgente per fermare l’aggressione del regime israeliano contro Gaza e aiutare il popolo palestinese nell’enclave assediata.
Il presidente iraniano è stato uno dei relatori alla riunione congiunta dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) e della Lega araba sulla questione di Gaza, che si è tenuta sabato pomeriggio a Riad.
Nel suo discorso, Raisi ha affermato che Gaza è il teatro del confronto tra l’asse dell’onore e l’asse del male e che tutti dovrebbero decidere su quale linea stare.
Accusando il governo degli Stati Uniti di essere la mente e il principale complice dei crimini sionisti contro il popolo oppresso di Gaza nelle ultime cinque settimane, Raisi ha dichiarato: “Ora che le assemblee internazionali sotto l’influenza americana soffrono di indecisione, mancanza di carattere e mancanza di identità, dobbiamo scendere in campo”.
Raisi: “Crimini sionisti una vergogna storica”
Raisi ha definito i crimini del regime sionista delle ultime settimane una “vergogna storica” per la moralità, la legge e l’umanità. Il presidente iraniano ha anche ricordato ai Paesi arabi e islamici la loro responsabilità nei confronti della questione della Palestina e del popolo oppresso di Gaza.
Raisi ha inoltre avanzato dieci soluzioni urgenti per prendere decisioni a beneficio della nazione palestinese. Le proposte del presidente includono: “la cessazione dell’uccisione della popolazione di Gaza”, “la revoca totale del blocco umano di Gaza”, “l’immediato ritiro militare del regime sionista da questa regione”, “la cessazione di ogni relazione politica ed economica con il regime sionista da parte dei Paesi islamici”, “l’istituzione di un tribunale internazionale per perseguire e punire i leader criminali sionisti e americani”, “l’istituzione di un fondo speciale per la ricostruzione immediata di Gaza con l’accettazione dei Paesi islamici” e “l’invio di navi con aiuti umanitari al popolo palestinese provenienti da Paesi islamici”.
Più di 11.500 palestinesi sono stati uccisi dal 7 ottobre negli attacchi israeliani a Gaza, quando i combattenti di Hamas hanno lanciato un’operazione a sorpresa contro Israele.
Il capo della Mezzaluna Rossa Palestinese ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che gli ospedali di Gaza sono stati “deliberatamente presi di mira” per costringere i civili a lasciare Gaza.
di Redazione