Quadruplicate le demolizioni edilizie in Palestina
Palestina – Le Nazioni Unite riportano come nel primo trimestre del 2016 Israele abbia ordinato e fatto abbattere 586 abitazioni palestinesi. Ottocento i palestinesi colpiti da queste misure e che hanno perduto la casa. Il dato è quattro volte superiore a quello di un anno fa.
Israele ha il controllo sui permessi di costruire sui 3/4 della Cisgiordania occupata e nel 99% dei casi respinge le richieste presentate da palestinesi.
Il rapporto Onu è stato preso in esame anche da alcuni Paesi europei che lo commentano con preoccupazione per gli edifici finanziati proprio da Ue. Se n’è discusso in Parlamento britannico dove è emersa la volontà degli intervenuti di continuare con l’assistenza ai palestinesi nell’area C attraverso realtà non governative.
Sarebbero 120 gli edifici finanziati dall’Europa e abbattuti da Israele e i parlamentari britannici chiedono una compensazione per i danni causati e per le perdite. Sebbene i palestinesi subiscano la violenza di esercito e coloni d’Israele su base quotidiana, i media britannici non ne danno notizia come fanno invece nel caso contrario.
Anche di questo si è parlato in seduta parlamentare poiché nel report Onu si riportava pure il numero degli atti di violenza contro i palestinesi. 2.598 i palestinesi sono stati aggrediti da coloni israeliani e nonostante vi sia quasi sempre una prova, essi non possono contare sul sistema di giustizia. Il 90% dei casi denunciati dai palestinesi si sono conclusi con l’archiviazione.
Per poter ricevere la giusta attenzione mediatica e la corrispettiva persecuzione giudiziaria, i palestinesi devono pagare caro con la propria vita, come accadde per Muhammad Khader, il ragazzo arso vivo a 16 anni.
di Redazione