Putin: “Vogliamo che la situazione in Medio Oriente si stabilizzi”
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato domenica scorsa nel corso di un’intervista rilasciata alla televisione americana Cbs, che il suo paese non prenderà parte a tutte le operazioni militari in Siria, ma sta valutando la possibilità di intensificare la collaborazione con il presidente Bashar al-Assad e con gli altri partner nella lotta al terrorismo.
“La domanda è: lei pensa che coloro che sostengono l’opposizione armata, e soprattutto le organizzazioni terroristiche, stanno facendo questo solo per rovesciare il presidente al-Assad, senza pensare a cosa accadrà al paese dopo aver demolito tutte le istituzioni governative?”, ha affermato Putin.
Rispondendo ad una domanda se la Russia sta esercitando nuovi sforzi per assumere un ruolo di primo piano in Medio Oriente, il presidente Putin ha dichiarato: “No. Più di duemila mercenari delle ex Repubbliche sovietiche stanno combattendo in Siria… C’è una minaccia di un loro ritorno in patria… Così, invece di aspettare il loro ritorno, preferiamo combatterli aiutando il presidente al-Assad. Questa è la cosa più importante, che ci incoraggia e ci spinge a fornire assistenza al presidente siriano… E, in generale, vogliamo che la situazione nella regione si stabilizzi”.