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Putin: Occidente usa Navalny per “contenere” la Russia

Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato l’Occidente di utilizzare il blogger Alexei Navalny per cercare di “contenere” la Russia. “I nostri avversari o i nostri potenziali avversari hanno sempre fatto affidamento – e utilizzato – ambiziosi, persone affamate di potere”, ha dichiarato Putin in un’intervista ai media russi trasmessa domenica scorsa dal canale pubblico Rossiya 24. 

Putin ha suggerito che le recenti proteste in Russia sulla scia dell’arresto e della detenzione di Navalny erano state alimentate anche dall’estero, sullo sfondo della diffusa “stanchezza, frustrazione e insoddisfazione” derivante dalla pandemia di coronavirus. Il presidente ha aggiunto che i “numerosi successi” della Russia a livello militare, ma anche nella gestione della crisi del Covid-19 e lo sviluppo del vaccino Sputnik V, “iniziano a irritare” gli oppositori di Mosca. “Più diventiamo forti, più forte è questa politica di contenimento”, ha dichiarato Putin. 

Putin: Occidente sta sfruttando il caso di Navalny per fini politici

Navalny è stato arrestato al suo ritorno dalla Germania, dove si stava riprendendo da un presunto avvelenamento che sostiene sia stato effettuato dal Cremlino e dai servizi di sicurezza russi, Fsb. Il blogger 44enne è stato successivamente incarcerato per quasi tre anni per aver organizzato proteste illegali. L’Ue sta valutando la possibilità di imporre sanzioni alla Russia, mettendo ancora più a dura prova i rapporti già conflittuali del blocco con Mosca.

La Russia afferma che l’Occidente sta sfruttando il caso di Navalny per fini politici e lo utilizza come pretesto per imporre ulteriori sanzioni contro la Russia. La scorsa settimana Mosca ha espulso diplomatici di tre Paesi dell’Ue per la loro partecipazione a manifestazioni non autorizzate a sostegno di Navalny. 

Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha etichettato Bruxelles come “un partner inaffidabile”, affermando che il Cremlino si sta “abituando al fatto che l’Unione europea sta cercando di imporre restrizioni unilaterali, restrizioni illegittime”. 

Giovedì scorso, Lavrov ha avvertito che la Russia è pronta a recidere i legami con l’Unione Europea se colpirà Mosca con nuove sanzioni economiche. “Partiamo dal fatto che siamo pronti per questo passo nel caso in cui vedremo nuove sanzioni imposte in alcuni settori che creano rischi per la nostra economia, anche nelle sfere più delicate. Non vogliamo isolarci dalla vita globale, ma dobbiamo essere pronti per questo. Se vuoi la pace, preparati alla guerra”, ha aggiunto Lavrov.

di Yahya Sorbello

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