Provocazioni israeliane aumentano la tensione nel sud del Libano
Una imponente quanto provocatoria esercitazione militare israeliana è stata effettuata ieri lungo il confine libanese. Cingolati da trasporto truppa, jeep, veicoli militari blindati e ambulanze sono state distribuite sulla strada militare adiacente al recinto che porta dalla città di Odeissi fino al villaggio di Khiyam.
Dopo più di cinque ore di presenza sul posto, le forze militari israeliane hanno effettuato una manovra da campo tra i frutteti e sulla strada militare, simulando tentativi di aggressione nei territori occupati. Alcuni veicoli hanno sollevato polvere e fumo denso con il semplice intento di provocare panico tra i civili.
La tensione si è innalzata quando diversi soldati israeliani si sono arrampicati sul muro di separazione alto sette metri ed effettuando video riprese del checkpoint dell’esercito libanese adiacente la Porta di Fatima. L’esercito libanese si è mobilitato dispiegando pattuglie e veicoli blindati nei pressi del muro.
Veicoli dell’Unifil sono intervenuti sul posto cercando di alleviare le ripercussioni scaturite dalle provocazioni israeliane, oramai divenute quotidiane.
L’esercito di Tel Aviv ha ripetutamente effettuato manovre su piccola scala in prossimità dei siti militari confinanti con il Libano, nei pressi delle Fattorie di Sheba e Kfar Shuba Hills.
L’esercito del regime israeliano ha recentemente aperto una nuova strada sul confine con il Libano nel tentativo di terrorizzare i cittadini e diffondere il panico tra di loro. Malgrado gli appelli alla distensione provenienti da più parti del mondo, la politica e l’atteggiamento israeliano non mutano. Fino a quando?