Medio Oriente

Dehghan respinge ruolo dell’Europa come mediatore tra Stati Uniti e Iran

L’ex ministro della difesa iraniano, Hossein Dehghan, ha liquidato il ruolo dell’Europa come mediatore tra Teheran e Washington, affermando che dall’era di Javier Solana l’Ue ha perso ogni identità distintiva.

Hossein Dehghan, che ricopre il ruolo di consigliere militare del leader della Repubblica Islamica, ha rilasciato queste osservazioni in una recente intervista al quotidiano Guardian. 

Secondo il Guardian, Dehghan ha affermato che Washington non è in grado di stabilire le condizioni preliminari per il ritorno dell’Iran all’accordo nucleare del 2015 e ha chiesto garanzie che gli Stati Uniti non abbandoneranno nuovamente l’accordo. Ha avvertito che Teheran sta preparando misure di ritorsione per costringere gli Stati Uniti a cambiare la loro traiettoria diplomatica.

Il generale ha fatto riferimento alla crudeltà delle sanzioni statunitensi contro la nazione iraniana nonostante l’affermazione dell’amministrazione statunitense secondo cui cibo e medicine non erano soggetti a sanzioni, affermando che “avevamo in programma di avere il prestito per combattere la pandemia di Covid-19 e di acquistare farmaci e attrezzature mediche. Questo è un nostro diritto come uno dei fondatori della Fism”. 

“L’approccio degli americani ha fatto sì che la nostra nazione non si fidi di loro. Pertanto, vogliamo ricevere garanzie che gli americani non violeranno nuovamente l’accordo. Gli americani non sono in grado di stabilire le condizioni per il loro ritorno al tavolo dei negoziati. Hanno violato l’accordo, quindi, per poter tornare ai negoziati, devono prima revocare le sanzioni unilaterali e illegali contro l’Iran e adempiere ai loro impegni. Poi avremo l’opportunità di negoziare le questioni riguardanti i danni e le spese dovute all’America che lascia il Jcpoa”, ha aggiunto Dehghan.

Dehghan: l’Ue ha perso ogni identità distintiva

L’ufficiale iraniano ha respinto il ruolo dell’Europa come mediatore tra Teheran e Washington, affermando che dall’era di Javier Solana, alto diplomatico dell’Ue tra il 1999 e il 2009, l’Ue ha perso ogni identità distintiva. Per essere chiari, gli europei non hanno più alcuna posizione indipendente dall’America.

Nelle osservazioni pertinenti, il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha avvertito ieri di una maggiore riduzione degli impegni del Jcpoa da parte dell’Iran alla scadenza del termine del 20 febbraio. Zarif ha parlato della possibilità di sviluppare maggiormente il programma nucleare e di ridurre la cooperazione con gli ispettori dell’Aiea se gli Stati Uniti e l’E3 continueranno a non rispettare i loro impegni Jcpoa.

Inoltre, il presidente Hassan Rouhani ha dichiarato ieri che l’Iran non ha ancora visto alcun gesto di buona volontà da parte della nuova amministrazione statunitense per rilanciare l’accordo nucleare.

di Yahya Sorbello

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