FocusPrimo Piano

Problemi diversi, diverse agende politiche per Hamas e Fatah

palestinian-demonstrators-in-ramallah-calling-for-political-unity-between-gazas-hamas-rulers-and-the-fatah-dominated-palestinian-authority-which-rules-from-ramallah-in-the-west-bank-1di Redazione

Lo stallo della politica e della formazione di un governo di unità nazionale palestinese potrebbero essere dovuti alla divergenza tra le priorità nelle agende di Hamas e Fatah. Ogni giorno i due movimenti politici maggioritari in Palestina affrontano difficoltà di diversa natura a Gaza, in Cisgiordania e Gerusalemme, e ciò potrebbe incidere sul blocco nell’applicazione delle intese per l’unità che sono state raggiunte finora. Sono almeno due mesi che le parti non s‘incontrano per affrontare la riconciliazione e la sede libanese potrebbe essere politicamente più debole de Il Cairo dove non esistono più i presupposti d’accesso per gli esponenti di Hamas.

La diversità delle crisi che devono affrontare sul campo le fazioni è motivo dell’incomprensione tra Hamas e Fatah anche per Saleh Zeidan, esponente del Fronte Democratico il quale descrive la situazione attuale “un punto morto in politica”.

La soluzione potrebbe giungere da una riforma interna ai singoli partiti con nomine tra le nuove generazioni. Tra i ranghi di Fatah ad esempio sono proprio questi a spingere per un avvicinamento con Hamas. E’ scaduto il tempo in cui comodamente si motivavano i propri fallimenti politici con l’ipotesi del complotto internazionale che vorrebbe l’impasse perpetua in Palestina e non si può continuare ad adottare una politica del doppio standard nelle aree palestinesi, come afferma Abu Marzuq.

“Gli affari palestinesi sono di ordine nazionale e tutte le fazioni devono affrontare la crisi di Gaza con lo stesso coinvolgimento con cui sfidano le emergenze in Cisgiordania e Gerusalemme”, ha dichiarato il leader di Hamas.

Durante l’86° riunione dei ministri dell’Autorità palestinese di martedì 19 gennaio si è avviata la revisione degli enti locali per la formazione di comitati elettorali a garanzia del diritto di voto a tutti i cittadini palestinesi. Il territorio è via via sempre più frammentato a causa dell’occupazione israeliana tanto da dover rivedere frequentemente il decentramento.

Il torpore dei leader palestinesi, presi da questioni tecnico-elettorali, comporta un distacco tra politica ed esigenze della popolazione che ha quesiti reali da porre e problemi da risolvere con urgenza.

Mostra altro

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio

IlFaroSulMondo.it usa i cookies, anche di terze parti. Ti invitiamo a dare il consenso così da proseguire al meglio con una navigazione ottimizzata. maggiori informazioni

Le attuali impostazioni permettono l'utilizzo dei cookies al fine di fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui ad utilizzare questo sito web senza cambiare le tue impostazioni dei cookies o cliccando "OK, accetto" nel banner in basso ne acconsenterai l'utilizzo.

Chiudi