L’Ue sta monitorando la situazione dopo la morte dell’uomo d’affari russo Evgeny Prigozhin e non ha ancora deciso se revocare le sanzioni imposte contro di lui, hanno riferito i media russi.
Il quotidiano Daily Storm ha affermato di aver ricevuto una dichiarazione dal servizio stampa del ramo esecutivo dell’Ue in cui si afferma che non è stata ancora vista una “conferma attendibile” della morte di Prigozhin. “Le decisioni del Consiglio europeo vengono prese all’unanimità, mentre le discussioni tra gli Stati membri sono confidenziali”, si legge nel commento.
Prigozhin è rimasto ucciso mercoledì scorso insieme ad alcuni dei suoi più stretti collaboratori e all’equipaggio del suo jet privato, quando l’aereo si è schiantato in Russia. Domenica, il comitato investigativo russo ha confermato l’identità di tutte le vittime, dopo aver effettuato i test del Dna. Il suo funerale ha avuto luogo martedì a San Pietroburgo.
Il controverso magnate e le sue imprese sono state colpite da diverse ondate di sanzioni occidentali. Gli Stati Uniti hanno preso di mira Prigozhin per la prima volta nel 2016 per presunta ingerenza elettorale. L’Ue ha fatto lo stesso nel 2020, citando il suo ruolo di capo della compagnia militare privata Wagner Group, che all’epoca era accusata di fornire armi alla Libia, in violazione di un embargo delle Nazioni Unite.
Anche i suoi familiari sono finiti nel mirino dopo lo scoppio del conflitto russo-ucraino lo scorso anno. A marzo, la sua anziana madre Violetta Prigozhina ha ottenuto una sentenza della seconda corte più alta dell’Ue per annullare le sanzioni personali contro di lei, dopo che la corte aveva affermato che le restrizioni erano “basate esclusivamente sulla loro relazione familiare”.
di Redazione
