Pompeo: Hezbollah è decisamente più potente di prima
Il movimento di Resistenza libanese Hezbollah resta in cima alle preoccupazioni del governo degli Stati Uniti oltre che del regime sionista. A tal proposito, il Segretario di Stato americano, Mike Pompeo, teme fortemente la crescente influenza di Hezbollah in Libano.
Parlando a margine della conferenza di Varsavia, Pompeo ha dichiarato alla stazione televisiva di Al-Hurra che “Hezbollah è decisamente più potente di quanto lo fosse quattro o cinque anni fa. Ciò mi preoccupa fortemente”, ha dichiarato nell’intervista.
Il Segretario di Stato ha anche espresso disappunto per l’assenza del Libano dall’incontro dei leader europei e mediorientali in Polonia. La decisione è stata annunciata dal ministro degli Esteri libanese Gebran Bassil dopo aver incontrato la sua controparte iraniana Javad Zarif a Beirut la scorsa settimana. “Vogliamo che il Libano sia unificato e vogliamo che l’Iran esca”. ha affermato Pompeo.
La questione dei finanziamenti al gruppo è stata discussa a Varsavia, compresi i modi per “respingere il loro riciclaggio di denaro, alcuni dei quali avvengono attraverso le istituzioni finanziarie libanesi”, ha spiegato Pompeo.
Hezbollah e la tanto attesa Conferenza di Varsavia
La tanto attesa Conferenza di Varsavia ha lasciando uno strascico di polemiche tra le varie Cancellerie del mondo. A tal proposito, il vice capo del consiglio esecutivo di Hezbollah, Sheikh Ali Daamoush, ha sottolineato che i concetti della Conferenza di Varsavia rappresentano una nuova cospirazione contro l’Iran, “il cui potere militare e il sostegno alla causa palestinese spaventano l’entità sionista“.
Lo sceicco Daamoush ha aggiunto che la conferenza è stata una cassa di risonanza araba statunitense con i funzionari israeliani, al fine di sostenere la politica di normalizzazione a spese della causa palestinese, sottolineando che gli obiettivi di Varsavia non saranno mai raggiunti.
di Giovanni Sorbello