Piano anti-missilistico della Nato. La Russia tiene alta la guardia
La Federazione Russa continua a rivolgere uno sguardo attento a ciò che accade nei pressi del suo confine occidentale. Negli ultimi giorni Mosca è tornata a manifestare le proprie preoccupazioni per i piani antimissilistici degli Stati Uniti, considerati “il tentativo di minare l’equilibrio strategico della Russia”. Queste le parole, inequivocabili, con le quali si è espresso il presidente Vladimir Putin durante una conferenza sulla difesa nazionale. Lo stesso Putin ha posto l’attenzione sull’espansione della Nato ad est e la contestuale militarizzazione dell’Artico. Dati di fatto che Mosca avverte come minacce, che la costringono a perseguire un approccio molto vigile sul tema della sicurezza delle frontiere europee.
La questione è stata portata al tavolo delle discussioni nel vertice che si è tenuto nella capitale russa, tra Nikolai Patrushev, Segretario del Consiglio di sicurezza del Cremlino, e Stanislaw Koziej, capo dell’Ufficio della sicurezza nazionale della Polonia. L’ennesima tappa del riavvicinamento diplomatico tra i due Paesi slavi, ha fornito l’occasione per discutere in modo approfondito dei piani degli Stati Uniti nell’ambito della Difesa antimissilistica. “Francamente, i nostri due Paesi hanno un certo numero di questioni in sospeso”, ha esordito Nikolai Patrushev. Il rappresentante di Mosca ha poi spiegato meglio: “Siamo seriamente preoccupati per i piani degli Stati Uniti per la difesa missilistica in Europa e, in particolare, sul territorio del nostro vicino di casa, la Polonia”. Patrushev ha poi rivolto un’esplicita, concreta richiesta a Varsavia. “Spero che i nostri partner polacchi – ha detto – prestino sostegno nel fornire le garanzie giuridiche di non orientamento contro la Russia del sistema antimissilistico europeo”. “Per lo meno – ha proseguito – dobbiamo continuare il dialogo e far conoscere le preoccupazioni di ciascuna delle parti”.
Come era prevedibile, la reazione di Koziej alle perplessità russe si è distinta per prudenza e fedeltà al Patto Atlantico. Il rappresentante polacco ha comunicato ai giornalisti che il suo Paese ritiene importante la distribuzione sul proprio territorio dei sistemi di difesa antimissilistici della Nato, nonché la prosecuzione di un piano per costruire sistemi simili per la difesa missilistica nazionale.
Già in passato Mosca ha reclamato garanzie giuridiche da parte della Nato. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, così rispose a Anders Fogh Rasmussen, segretario generale dell’Alleanza Atlantica, quando quest’ultimo, nel dicembre 2011, affermò pubblicamente che il sistema di difesa missilistica non è diretto contro la Russia: “Sappiamo che alcuni elementi del sistema antimissile di difesa sono in grado di coprire gran parte del territorio russo e, naturalmente, ciò solleva dubbi al nostro interno”, replicò Lavrov. “Le rassicurazioni orali non bastano – concluse – vogliamo anche garanzie giuridiche”.
In attesa di un’apertura in tal senso da parte della Nato, per cui potrebbe rivelarsi determinante proseguire il percorso di riavvicinamento con la Polonia, la Russia definisce le sue priorità strategiche per far fronte a minacce occidentali. Ossia, l’integrazione dello sviluppo euro-asiatico, la costituzione di una sua unione economica e l’approfondimento delle alleanze all’interno dell’assetto tra Brics (i cinque Paesi in forte crescita economica, tra cui c’è la Russia) e Apec (Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica).