Per quanto tempo ancora
Tante e diverse sono le voci che si alzano a sostegno del popolo palestinese della Striscia di Gaza, da tre giorni martoriato da devastanti bombardamenti dell’esercito israeliano.
“Preghiamo per il Medio Oriente, perche’, se non ci sarà pace in quelle terre, il mondo intero non potra’ trovare la pace”. Il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ha commentato così, a margine dell’inaugurazione del ponte votivo per la festivita’ della Madonna della Salute, l’escalation di violenza in Medio Oriente.
Una dichiarazione dall’inferno di Gaza arriva tramite Twitter, dal premier del governo di Hamas nella Striscia di Gaza Ismail Haniyeh: ” Gli israeliani credono che il loro attacco al quartier generale di Hamas ci indebolira’, ma e’ vero il contrario, rafforza la nostra determinazione a liberare la Palestina finchè non vinceremo”.
Dichiarazioni a parte, resta la cruda e atroce realtà della guerra, sangue su sangue, una resa dei conti che sembra non avere mai fine. Sono trascorsi tre giorni dall’inizio dell’ennesima follia israeliana, l’unica cosa a cambiare è il drammatico bollettino dei morti. Fino a questo momento le vittime palestinesi sono 43, di cui nove bambini, i feriti sono oltre 350. Da parte israeliana si registrano tre vittime e diverse decine di ferite. Sappiamo benissimo che gli appelli, le dichiarazioni, le tregue farsa, sono solo una presa in giro per tutta l’umanità, in particolar modo per un popolo, quello palestinese, a cui da 60 anni gli viene negato il diritto ad esistere. Conosciamo la storia e i suoi protagonisti, conosciamo anche i responsabili di questo disgustoso crimine verso l’umanità, tutta. Per quanto tempo ancora dovremo sopportare tutto questo.