Pentagono: “Oltre 25mila tra donne e bambini uccisi a Gaza”
Il segretario del Pentagono, Lloyd Austin, ha ammesso che dal 7 ottobre l’esercito israeliano ha ucciso più di 25mila tra donne e bambini. Giovedì, parlando davanti a un’audizione della commissione della Camera, ad Austin è stato chiesto il numero delle donne e dei bambini palestinesi uccisi dall’esercito israeliano dal 7 ottobre.
Alla domanda se gli Stati Uniti avessero posto fine alla consegna di armi all’esercito israeliano, considerando che l’uso indiscriminato di armi da parte del regime contro i civili violano il diritto internazionale, il capo del Pentagono ha deviato le sue risposte senza fornire un semplice sì o no.
Pentagono e l’incrollabile sostegno Usa nel garantire la guerra contro Gaza
Ciò riflette ancora una volta l’incrollabile impegno di Washington nel garantire che il regime continui la sua guerra genocida contro Gaza. L’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha spedito decine di migliaia di munizioni affinché l’esercito israeliano le usasse contro i civili a Gaza.
Da cinque mesi assistiamo a un gran numero di massacri israeliani nel territorio assediato (molti dei quali commessi con armi di fabbricazione statunitense), di cui Tel Aviv ha cercato disperatamente di attribuire la colpa ad Hamas senza fornire uno straccio di prova.
Quando i funzionari israeliani vengono interrogati sul tragico bilancio delle vittime civili palestinesi, contestano i numeri, sostenendo che l’esercito del regime ha ucciso tra i 7mila e i 12mila combattenti di Hamas (a seconda di quale funzionario sta parlando) e che il regime non prende di mira i civili.
Quando sono stati messi in discussione l’accuratezza delle cifre israeliane, che non tornano, i funzionari israeliani hanno faticato a convincere i conduttori televisivi e radiofonici. Troveranno più difficile farlo ora che il più forte alleato di Tel Aviv, gli Stati Uniti, ha riconosciuto che più di 25mila tra donne e bambini sono stati massacrati.
Il ministero della Sanità palestinese afferma che il bilancio delle vittime a Gaza ha raggiunto le 31mila persone. L’Onu afferma che i numeri sono affidabili e che le cifre del ministero sono storicamente accurate. L’ammissione del capo del Pentagono conferma una discussione crescente tra molti esperti e leader mondiali secondo cui il regime sta conducendo una guerra contro donne e bambini.
Luiz Inacio Lula da Silva: guerra israeliana è una campagna genocida
La scorsa settimana, il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha ripetutamente sostenuto che la guerra israeliana a Gaza è una campagna genocida condotta da un esercito armato fino ai denti contro i civili, piuttosto che un combattimento tra eserciti.
Nelle sue ultime dichiarazioni, il presidente Lula ha nuovamente affermato: “È un genocidio. Migliaia di bambini sono morti e migliaia sono dispersi. I soldati non stanno morendo. Donne e bambini muoiono in ospedale”, ha sottolineato durante un evento a Rio de Janeiro, aggiungendo: “Se questo non è genocidio, non so cosa sia un genocidio”.
Molti esperti hanno affermato che l’esercito israeliano ha ricevuto istruzioni di prendere di mira donne e bambini nel tentativo di fare pressione su Hamas affinché ceda il potere, poiché le truppe israeliane non sono in grado di uccidere i combattenti della Resistenza palestinese che stanno conducendo una feroce battaglia contro le forze di terra israeliane.
Altri sostengono che la strategia militare israeliana sia stata quella di uccidere un numero significativamente elevato di civili, in particolare donne e bambini, come forma di vendetta contro i palestinesi per l’operazione Tempesta di al-Aqsa del 7 ottobre 2023.
È stato ampiamente documentato che la metà delle munizioni aria-terra sganciate su Gaza dall’esercito israeliano erano “bombe stupide” da 2mila libbre non guidate, prive di qualsiasi sistema di precisione. Se l’ammissione del capo del Pentagono ha reso evidente qualcos’altro, è che l’esercito israeliano non è affatto vicino al suo obiettivo dichiarato di sconfiggere Hamas.
di Redazione