Pasqua di sangue in Sri Lanka, colpite chiese e hotel
Diverse esplosioni hanno colpito questa mattina tre chiese e tre hotel nello Sri Lanka, causando la morte di almeno 207 persone e il ferimento di oltre 500. Le esplosioni hanno colpito la chiesa di Sant’Antonio a Colombo e la chiesa di San Sebastiano nella vicina città di Negombo, così come la chiesa di Sion nella città orientale di Batticaloa, mentre i fedeli partecipavano ai riti di Pasqua. Gli hotel colpiti sono Shangri-La, Cinnamon Grand e Kingsbury, che si trovano a Colombo. Tra le vittime risultano anche diversi cittadini stranieri.
Il ministro delle Finanze dello Sri Lanka, Mangala Samaraweera, ha twittato che gli attacchi sono essere un tentativo ben coordinato di creare terrore, caos e anarchia. Il primo ministro, Ranil Wickremesinghe, ha condannato gli attacchi definendoli “vigliacchi” e ha esortato il Paese a rimanere “forte e unito”. Il ministro della Difesa di stato, Ruwan Wijewardene, ha dichiarato che gli investigatori hanno identificato i responsabili degli attacchi di questa mattina.
Il Consiglio musulmano dello Sri Lanka ha rilasciato una dichiarazione nel corso della giornata in cui afferma: “Condanniamo la perdita di vite innocenti a causa di elementi estremisti e violenti che desiderano creare divisioni tra gruppi religiosi ed etnici”.
Ancora una volta sono entrate in azione quei Paesi e quelle forze che con il terrorismo vogliono imporre la loro agenda politica e criminale. In questi attentati non c’è nessun reale movente religioso, ma solo la volontà di seminare odio e sedizione tra le comunità.
di Redazione