Medio Oriente

Nasrallah: “Pregheremo presto ad al-Aqsa”

Il segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, afferma che i musulmani alla fine prevarranno sul regime israeliano e sugli sforzi dei suoi alleati per interferire con l’osservanza dei loro rituali religiosi nella moschea di al-Aqsa nella città santa occupata di Gerusalemme.

“Sono ancora fiducioso che alla fine pregheremo insieme nella sacra moschea di al-Aqsa”, ha dichiarato ieri Sayyed Hassan Nasrallah durante un discorso televisivo.

Il leader ha parlato dell’anniversario di Naksa, che segna l’occupazione da parte del regime israeliano di tutta una serie di territori regionali, tra cui il territorio palestinese della Cisgiordania, le fattorie libanesi di Shebaa e le alture del Golan in Siria – nel corso della guerra del 1967.

Il capo di Hezbollah ha osservato come i palestinesi nei territori occupati abbiano lottato “con pazienza e sacrificio” per preservare lo status quo a Gerusalemme e nel complesso della moschea di al-Aqsa nei decenni trascorsi dalla guerra.

Nasrallah e l’eredità dell’Imam Khomeini

Nasrallah ha anche commemorato la memoria dell’Imam Khomeini, il defunto fondatore della Repubblica Islamica in Iran.

Il leader ha salutato il modo in cui il defunto leader rivoluzionario ha dato vita alla nazione musulmana globale e ha rivitalizzato lo spirito di resistenza e di lotta contro l’oppressione.

Gratitudine verso Ansarullah

Il leader di Hezbollah ha espresso gratitudine verso Abdul-Malik al-Houthi, leader del popolare movimento yemenita Ansarullah, per il coraggio e le capacità di contrastare l’occupazione saudita in Yemen.

Nasrallah si è anche congratulato con il popolo yemenita per la sua vittoriosa resistenza e lotta contro l’aggressione dall‘Arabia Saudita sostenuta dagli Stati Uniti.

“Ora stiamo assistendo alla sconfitta dell’aggressiva coalizione saudita-americana. Fin dal primo giorno della guerra, abbiamo avuto fiducia nella forza del popolo yemenita per la fermezza e la vittoria”, ha aggiunto il leader libanese.

Nasrallah: Al-Manar voce e immagine della Resistenza

Nasrallah ha parlato del 30° anniversario della fondazione di al-Manar, descrivendo la rete televisiva libanese come emittente “fondata sulla base della pietà per servire come voce e immagine della Resistenza”. La rete non aveva mai perseguito programmi competitivi, ma ha portato il proprio messaggio e fatto sacrifici nel tentativo di trasmetterlo.

L’economia del Libano

Il leader di Hezbollah ha criticato quegli uomini d’affari che accumulano cibo e medicine in mezzo alle terribili condizioni economiche del Libano. Ha esortato le autorità a confrontarsi con loro per poter risolvere parte dei problemi economici del Paese.

Per quanto riguarda la crisi del carburante nel Paese, potrebbe essere risolta “in pochi giorni” attraverso l’acquisto di prodotti petroliferi dall’Iran, ha osservato Nasrallah.

Tale transazione, tuttavia, ha richiesto “una coraggiosa decisione politica”, ha osservato, riferendosi apparentemente alla prospettiva di Washington di disapprovare Beirut.

“Questa assurda situazione può essere risolta rapidamente prendendo la decisione di mettere da parte il dollaro statunitense e utilizzare la lira libanese per importare petrolio dall’Iran. Il movimento agirà di propria iniziativa per negoziare con la Repubblica Islamica sulle importazioni”, ha concluso Nasrallah.

di Yahya Sorbello

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