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Parigi ospita l’incontro dei terroristi del Mko

Ancora una volta Parigi ha aperto le sue porte al gruppo terroristico anti-iraniano dei Mojahedin-e Khalq Organization (Mko), per l’annuale raccolta fondi del movimento.

Tra gli ospiti d’onore alla riunione c’era l’ex capo dei servizi segreti dell’Arabia Saudita e attuale presidente del Consiglio del Centro Studi di Ricerca islamica, il principe Turki al-Faisal. All’evento hanno partecipato anche l’ex primo ministro algerino Sid Ahmad Ghozali, l’ex ministro giordano dell’Informazione Salah Gualleb, l’ex ministro degli Esteri egiziano Mohammad Orabi e Azzam al-Ahmad, un membro del movimento palestinese Fatah.

Durante il suo discorso al vertice, il principe Turki al-Faisal oltre a fare commenti ostili contro Teheran ed ha promettere il massimo sostegno al movimento, ha reso un omaggio speciale all’attuale capo del gruppo terroristico Mariam Rajavi e a suo marito Massoud Rajavi, l’ex capo del Mko. Durante i quasi 30 minuti di discorso, il principe saudita rivolgendosi a Maryam Rajavi, che era tra il pubblico, ha commesso un’imbarazzante gaffe dichiarando: “Miss Maryam Rajavi e il vostro defunto marito Massoud Rajavi…”. Massoud Rajavi, la cui morte non è mai stata confermata dal gruppo terroristico, non ha effettuato alcuna apparizione pubblica dal 2003. Di fronte alla gaffe di Faisal, la moglie di Rajavi, Maryam, è rimasta di stucco e l’immagine del suo volto felice si è immediatamente trasformata.

La partecipazione di Turki alla raccolta fondi di un gruppo terroristico responsabile della morte di migliaia di iraniani, evidenzia il ruolo dominante dell’Arabia Saudita nel sostenere i gruppi terroristici nella regione. La presenza di Turki alla riunione del Mko ha solo confermato che l’Arabia Saudita non vuole più nascondere la sua ostilità verso l’Iran.

Il gruppo ha iniziato ad assassinare cittadini e funzionari iraniani dopo la rivoluzione islamica. Ha ucciso molti dei nuovi leader iraniani nei primi anni post rivoluzione, tra cui l’allora presidente Mohammad Ali Rajayee, il primo ministro Mohammad Javad Bahonar e l’Amministratore Giudiziario, Mohammad Hossein Beheshti che sono stati uccisi nel 1981 in attentati dinamitardi compiuti dai membri del Mko.

Il gruppo è fuggito in Iraq nel 1986, dove è stato protetto da Saddam Hussein e dove ha sostenuto il dittatore iracheno nel sopprimere le rivolte degli sciiti e dei curdi. Il gruppo terroristico si è unito all’esercito di Saddam durante la guerra imposta sostenuta dagli Usa contro l’Iran (1980-1988), ed ha stato responsabile dell’uccisione di migliaia di civili e soldati iraniani durante la guerra. Dei circa 17mila iraniani uccisi in attacchi terroristici compiuti dopo la vittoria della rivoluzione islamica iraniana, circa 12mila sono caduti vittima degli attentati terroristici del Mko

Nel settembre 2012, gli ultimi gruppi di terroristi del Mko hanno lasciato Campo Ashraf, il loro centro di formazione principale nella provincia irachena di Diyala, e sono stati trasferiti a Camp Liberty vicino all’aeroporto di Baghdad. 

Washington e l’Unione Europea hanno rimosso l’Mko dai loro elenchi di organizzazioni terroristiche. Questi mercenari continuano a godere della piena libertà di svolgere attività negli Stati Uniti e in Europa, e di tenere incontri anche con funzionari americani ed europei.

di Giovanni Sorbello

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