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Papa ignora la pena di morte nella Bibbia

“Un po’ di conoscenza è una conoscenza pericolosa”, recita un famoso detto. Cosa succede se una pesante responsabilità, che si tratti di leadership politica o autorità religiosa, viene imposta su una persona priva di capacità amministrative o non completamente esperta nei principi di un credo di cui afferma di guidare i seguaci? Sarà un disastro su larga scala. Settimane fa, il cittadino argentino di origine italiana, Jorge Mario Bergoglio, che come capo della comunità cattolica del cristianesimo, si fa chiamare Papa Francesco, si è guadagnato il dispiacere di Gesù e l’ira di Dio, quando ha violato il messaggio della Bibbia denunciando la pena di morte per alcuni brutali assassini che hanno deliberatamente versato il sangue innocente di diversi iraniani.

Indipendentemente dalla sua inconsapevolezza del verdetto islamico che garantisce la sicurezza del resto della società consegnando la giusta punizione all’assassino, ha mostrato la sua grossolana ignoranza delle scritture cristiane. Sembra che il Papa non abbia letto bene il Vangelo di San Matteo, che giustifica la pena di morte per un omicida volontario, e dice esplicitamente “Occhio per occhio, dente per dente” (5,38-39). Ha anche ignorato la versione del Nuovo Testamento ai Romani – i suoi predecessori – dove è chiaro nel capitolo 13 che lo scopo di stabilire il governo giusto è quello di essere “un vendicatore che compie l’ira di Dio sul trasgressore”.

Papa Francesco, smettila di fuorviare il tuo gregge

Non sa il Capo della chiesa cattolica che il concetto di pena capitale è stato stabilito nel Libro della Genesi dell’Antico Testamento (9,6), che dice: “Chiunque sparge il sangue di un uomo per mezzo di un uomo, il suo sangue dev’essere versato? Signor Francesco, non distorcere la propria religione assecondando le politiche irreligiose dei diabolici politici degli Stati Uniti e dell’Europa che sono sempre stati contro la giustizia sociale e i valori umanitari attraverso il loro spudorato sostegno a criminali, delinquenti, traditori, terroristi, assassini e bestemmiatori.

La Repubblica Islamica dell’Iran, che a differenza dei sionisti (aperti calunniatori di Gesù e della Vergine Maria), considera la venerazione per questi figli e madri immacolati come un articolo di fede, esamina a fondo tutti i casi criminali sulla base del principi di misericordia e di perdono, prima di consegnare ai condannati la pena meritevole.

Pertanto, nell’ansia di ricevere applausi da agnostici e apostati, smettila di fuorviare il tuo gregge, compreso il genere femminile, i cui membri virtuosi sono altamente rispettati sia dall’Islam che dal cristianesimo.

di Redazione

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