Papa Francesco definisce “barbari” i roghi del Corano
Papa Francesco ha definito “barbari” i recenti roghi del Corano in Svezia e Danimarca, affermando che tali mosse blasfeme impediscono il dialogo tra le nazioni. Il pontefice ha formulato queste osservazioni in una lettera, in risposta allo studioso sciita argentino Abdul Karim Paz, rappresentante della fondazione islamica argentina.
La scorsa settimana, Abdul Karim Paz ha inviato una lettera al capo della Chiesa cattolica, in cui condannava i ripetuti roghi del Corano, sottolineando che questi atti danneggiano un dialogo tra le religioni.
Papa Francesco ha già condannato gli atti sacrileghi, esprimendo «rabbia e disgusto» per queste azioni. In un’intervista con il quotidiano Al-Ittiha degli Emirati Arabi Uniti, il Papa ha rifiutato di consentire la profanazione del Corano con il pretesto della “libertà di parola”. Le sue osservazioni sono arrivate dopo che la Svezia ha permesso la profanazione di una copia del Corano fuori da una moschea di Stoccolma.
Nell’ultimo mese, il libro sacro musulmano è stato oggetto più volte di atti di profanazione da parte di elementi estremisti in Svezia e Danimarca, i cui governi hanno giustificato tali insulti come “libertà di espressione”.
Gli atti sacrileghi hanno acceso le ire dell’intera comunità musulmana in tutto il mondo. Diversi Paesi hanno convocato o espulso ambasciatori svedesi e danesi. I Paesi nordici hanno deplorato la profanazione del Corano, ma hanno affermato di non poterla impedire in base alle leggi costituzionali che tutelano la libertà di parola.
di Redazione