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Guinea-Bissau. “Traffico di esseri umani” per 74 rifugiati siriani

di Cristina Amoroso

Il Ministro degli Esteri della Guinea-Bissau, Delfim Da Silva, si è dimesso per uno scandalo che riguarda il trasporto illegale di 74 siriani. Tuttavia, le dimissioni di Da Silva devono ancora essere accettate dal suo governo.

Delfim da Silva ha presentato le sue dimissioni, dopo lo scandalo dei 74 rifugiati siriani, tra cui numerosi bambini e una donna incinta, fatti imbarcare dall’aeroporto della capitale africana verso Lisbona con falsi passaporti turchi.

Il Capo della diplomazia europea Catherine Ashton ha riferito che un autorevole personaggio del governo locale, accompagnato da militari, avrebbe esercitato pressioni all’aeroporto perché non venissero respinti i 74 passeggeri, i cui passaporti erano visibilmente falsi. Di conseguenza la compagnia aerea di bandiera portoghese, la Tap, ha sospeso i collegamenti diretti tra i due Paesi.

E’ stato riferito che i passeggeri  hanno chiesto asilo politico in Portogallo. Se approvato, saranno in grado di viaggiare liberamente attraverso la maggior parte dei Paesi dell’Ue, secondo i termini dell’accordo di Schengen.

Da Silva  ha rilasciato un’intervista sdegnandosi su quella che ha chiamato  un’operazione di “traffico di esseri umani” e ricostruendo il viaggio dei rifugiati.

“Mandiamo cocaina ad altri Paesi e ora c’ è il traffico di esseri umani. Si inizia in Marocco. La nostra rappresentanza diplomatica batte visti senza consultare il governo… Arrivano con passaporto siriano, se ne vanno con passaporto turco. E’ una grande confusione e ho pensato che avrei dovuto allontanarsi da tutto questo” .
La Guinea-Bissau, ex colonia portoghese, viene utilizzata dall’America Latina come punto di trasbordo in Europa per la cocaina.

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