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Egitto, prigione a sette stelle per i funzionari di Mubarak

Le rivelazioni sulla detenzione di lusso di cui godono i figli incarcerati e gli aiutanti del defunto autocrate egiziano Hosni Mubarak hanno scatenato la rabbia online, dato che la maggior parte dei prigionieri politici in Egitto è incarcerata in condizioni squallide. 

In un’intervista trasmessa alla radio Fm Nogoum, il musicista egiziano Hani Mehanna ha raccontato la sua esperienza in prigione con i due figli di Mubarak, Gamal e Alaa, così come i migliori uomini d’affari e ministri imprigionati dopo la rivoluzione del gennaio 2011. I due figli di Mubarak sono stati rilasciati nel 2015. 

Mehanna, un sostenitore del presidente estromesso, ha dichiarato di essere stato detenuto per sei mesi nel 2014 nella prigione di Tora, parte del complesso carcerario di Tora, dove si trovano anche molti importanti personaggi dell’opposizione e difensori dei diritti umani.

Secondo Mehanna, i figli di Mubarak, il suo ministro degli Interni, Habib al-Adly e i magnati degli affari, Ahmed Ezz e Hisham Talaat Mustafa sono detenuti in due edifici esclusivi del complesso, dove sono state incarcerate solo 16 persone. I funzionari sono stati incarcerati per accuse che vanno dalla corruzione finanziaria all’uccisione di manifestanti. 

Egitto tra abusi e privilegi

“Eravamo 16 persone che alloggiavano in due edifici che potevano ospitare tremila persone”, ha dichiarato al conduttore radiofonico, Youssef al-Husseini. “Hisham Talaat Mustafa ha costruito un’enorme moschea e Ahmed Ezz ha costruito una palestra e spa attrezzate con le ultime tecnologie, e c’erano tavoli da ping-pong e da biliardo. All’inizio ero scioccato, ma poi Alaa mi ha regalato una Tv e Gamal mi ha regalato un frigorifero”, ha dichiarato Mehanna. 

Le rivelazioni evidenziano il netto contrasto con quanto soffrono i detenuti nella prigione di massima sicurezza Scorpion, che si trova nello stesso complesso della prigione di Tora. 

Un rapporto di Human Rights Watch, pubblicato il mese scorso, ha citato una registrazione video trapelata che mostra le condizioni del carcere in Egitto, “che priva quasi completamente i detenuti di adeguata ventilazione, elettricità e acqua calda”. 

La prigione ospita quasi 800 prigionieri politici, la maggior parte dei quali in isolamento. Almeno 14 prigionieri sono morti nella prigione di Scorpion dal 2015 per varie cause, tra cui negligenza medica e tortura, secondo diversi gruppi per i diritti.

Le autorità egiziane non consentono alcun controllo indipendente sui luoghi di detenzione nel Paese e il governo si occupa di questioni carcerarie in estrema segretezza. 

Il Consiglio nazionale per i diritti umani ha dichiarato nel maggio 2015 che le stazioni di polizia erano del 300% in più di capacità e le carceri del 160% in più. I gruppi per i diritti umani stimano che almeno 60mila prigionieri politici siano detenuti nelle carceri egiziane.

di Yahya Sorbello

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