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Palestina: un altro venerdì di sangue in Cisgiordania

di Redazione

Un altro venerdì di sangue sta per concludersi in Cisgiordania, in cui decine di palestinesi sono rimasti feriti negli scontri con l’esercito di Tel Aviv. Diverse le città e i villaggi coinvolti negli scontri; i soldati israeliani hanno sparato gas lacrimogeni e proiettili veri contro i manifestanti vicino al checkpoint Qalandiya.

Ad Hebron, scontri sono scoppiati nei pressi della Moschea di Ibrahim, denominata dagli ebrei Grotta dei Patriarchi, in cui diverse persone sono state colpite da proiettili di acciaio ricoperti di gomma sparati dai soldati israeliani.

A Betlemme, giovani palestinesi si sono scontrati con i militari vicino al campo profughi di Aida, mentre altri scontri sono stati segnalati a Nabi Saleh e al-Bireh, in cui ci sono stati diversi feriti. Tre palestinesi sono stati feriti durante gli scontri a Kafr Qaddum a Qalqiliya.

Le forze israeliane hanno disperso una manifestazione nel villaggio di al-Ma’sara, vicino Betlemme e aggredito i manifestanti che cercavano di raggiungere le terra confiscate da Israele, lo riferisce Ma’an.

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