Palestina. Scontri e rabbia dopo la morte di tre giovani palestinesi
Palestina – Violenti sono gli scontri scoppiati oggi tra i soldati israeliani e giovani cittadini della città di Al-Khalil in seguito al recente attacco mortale al campo profughi di Qalandiya, che ha portato all’uccisione di tre palestinesi e il ferimento di molti altri.
Testimoni oculari ma anche lo stesso centro di informazione palestinese (PIC) hanno riferito che gli scontri con le truppe di invasione sono avvenuti a Bab Azzawiya e nelle aree di Shalala nel centro di Al-Khalil. Molti di loro, dopo aver lanciato delle pietre, sarebbero stati in grado di raccogliere gli stessi lacrimogeni lanciati dalla forze di occupazione per rilanciarli nella loro direzione. Scontri che avrebbero portato al ferimento di un ragazzo ed accresciuto la rabbia popolare in tutta la Cisgiordania e a nord di Gerusalemme occupata.
Nel frattempo, le forze di occupazione hanno chiuso la traversata nord della città di Al-Khalil per circa due ore e impedito ai veicoli palestinesi di transitarvi mentre i soldati israeliani, da una torre di avvistamento militare, in prossimità dell’ingresso alla città Halhoul, a nord di Al-Khalil, hanno istituito un posto di blocco controllando i passeggeri e costringendo molti giovani a lasciare gli autobus pubblici per un certo tempo prima di lasciarli andare. In un altro incidente, diversi coloni ebrei armati che vivono nel quartiere di Tel Rumeida in Al-Khalil, hanno attaccato diverse case palestinesi. I residenti della zona hanno riferito al centro di informazione palestinese che i coloni ebrei armati hanno lanciato pietre ed altri oggetti nelle loro case del quartiere, causando danni ad auto e persone.
Scontri che avvengono quotidianamente in nome di una continua repressione tra chi si difende con le pietre di fronte enormi carri armati.
di Redazione