Palestina

Palestina, la Fossa dei Leoni il grande incubo di Israele

Si è sempre detto che la Palestina è la nostra bussola. Continua e continuerà ad esserlo finché sarà sotto l’occupazione israeliana sostenuta dall’Occidente.

Le forze di occupazione israeliane hanno lanciato e continuano ad attuare una propaganda contro i palestinesi dipingendoli come “terroristi”. Gli israeliani hanno tentato con guerre, massacri, omicidi, annessioni di terre e assedi continui, ma tutte queste aggressioni e misure sistematiche non hanno infranto la volontà del popolo palestinese. Continuano a combattere con completa determinazione per liberare la loro terra occupata.

Uno degli obiettivi fondamentali per gli israeliani è quello di seminare discordia tra i palestinesi, e sperano che le loro trame e cospirazioni si concretizzino con successo un giorno. Uno degli obiettivi sionisti è separare la Cisgiordania dal resto della Palestina e stabilire un sistema di potere o autorità che coordini e serva l’entità israeliana. Hanno riposto la speranza che questo creerà un cuneo all’interno della società palestinese.

Dopo tutti questi sforzi, gli israeliani stanno vivendo un vero incubo nella Cisgiordania occupata. Le audaci operazioni compiute in Cisgiordania da un gruppo della Resistenza denominato “Fossa dei Leoni” stanno facendo vergognare la sicurezza militare del regime israeliano.

Tutti gli sforzi dei diversi apparati militari e di sicurezza israeliani sono stati vani. Per non parlare del fatto che tutta la propaganda israeliana e occidentale e gli sforzi di lavaggio del cervello per fuorviare l’opinione pubblica mondiale sulla natura della causa palestinese sono stati vani.

La nuova generazione in Palestina

La nuova generazione di giovani palestinesi che ha vissuto tutta la vita nella Cisgiordania occupata sotto il sistema mafioso dell’Autorità Palestinese (Ap) si è resa conto che tutti gli “accordi” con il regime israeliano non porteranno loro alcun bene. Tutto il “coordinamento di sicurezza” tra l’Ap e Israele serve esclusivamente gli interessi israeliani.

Gli israeliani devono ora fare i conti con le nuove ondate di operazioni di Resistenza armata portate avanti da questa nuova generazione nella Cisgiordania occupata.

Ciò che il regime di Tel Aviv temeva di più sta accadendo proprio ora. La conferma arriva dalla recente operazione a Shuafat, dove un combattente della Resistenza palestinese ha aperto il fuoco da distanza ravvicinata contro i soldati israeliani, uccidendone uno e ferendone altri due. L’importanza dell’operazione è che è avvenuta in un momento in cui il nemico israeliano era al massimo dello stato di prontezza. Nonostante ciò, la Resistenza è riuscita a penetrare tutte le misure di sicurezza.

L’operazione di Shuafat

I soldati israeliani nel momento dell’operazione Shuafat hanno mostrato una grande quantità di atteggiamenti di codardia mentre fuggivano dalla scena per salvarsi la vita. Erano molto confusi e non sono riusciti a prendere di mira l’autore che è fuggito dal luogo in sicurezza. 

Questo nuovo sviluppo è molto allarmante per gli occupanti israeliani. Al contrario, è molto promettente per la Palestina e il suo popolo. La bandiera della liberazione sarà sempre più alta e sarà sicuramente trasmessa da una generazione all’altra fino alla completa liberazione, che avverrà sicuramente prima di quanto molti credano o si aspettino.

di Redazione

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