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Pakistan, massacro nel giorno di Pasqua

di Redazione

Il giorno di Pasqua, un attacco suicida ha provocato un massacro di cristiani in Pakistan, nella città di Lahore.

L’attentatore si è fatto esplodere nel Gulshan-e-Iqbal Park, il più grande parco della città, fra la folla di famiglie essenzialmente cristiane che vi si trovavano i occasione del giorno festivo. Il bilancio provvisorio delle vittime parla di 72 vittime e 320 feriti, ma purtroppo pare destinato a salire per la gravità delle condizioni di molti dei coinvolti nell’esplosione. Fra le vittime si contano decine di bambini, sorpresi dallo scoppio mentre giocavano fra le attrezzature ricreative del parco.

L’attentato è stato subito rivendicato dal Jamal ul Ahran, uno dei più importanti movimenti della galassia di Taliban pakistani.

In Pakistan, le minoranze cristiane e sciite sono oggetto di continue persecuzioni sanguinose da parte dei terroristi, largamente appoggiati e sostenuti da spezzoni del potere. Soprattutto l’Isi, l’onnipotente servizio segreto, ha da sempre tenuto rapporti quanto meno ambigui con i Taliban e gli altri gruppi terroristici, allo scopo di manovrarli per mantenere il controllo sull’Afghanistan e giustificare il vastissimo potere di cui gode in Pakistan.

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