Pakistan. Ennesima strage Usa
Ieri nell’ennesimo attacco di droni Usa in Pakistan, gli aerei americani hanno sparato dieci missili contro diversi obiettivi nella zona nord-occidentale del Sud Waziristan. Secondo i media locali, gli attacchi aerei hanno provocato almeno sedici morti e altri sette feriti.
Giovedì scorso dieci persone sono state uccise in attacchi simili nella zona Sar di Kanda Birmil nel Waziristan meridionale, vicino al confine con l’Afghanistan.
Le regioni tribali pakistane vengono attaccate costantemente dai droni americani. Malgrado gli Stati Uniti dichiarino che gli obiettivi dei raid sono i covi dei “terroristi”, i civili restano le vittime principali.
L’uccisione di civili pachistani, tra cui donne e bambini, hanno avuto ripercussioni nei rapporti tra Islamabad e Washington. Il mese scorso il gruppo politico pakistano Jama’at ud-Da’wah, ha intrapreso un’azione legale contro gli attacchi dei droni. Il gruppo ha dichiarato che, nonostante una risoluzione approvata dal Parlamento pachistano nella condanna degli attacchi degli Stati Uniti, gli attacchi dei droni continuano a mietere vittime civili.
L’Alta Corte di Lahore ha chiesto al governo pakistano di rispondere immediatamente sull’iniziativa intrapresa dal gruppo politico, riguardante la petizione per porre fine alle incursioni aeree degli Stati Uniti. Nel corso degli ultimi mesi, manifestazioni di massa si sono svolte in tutto il Pakistan, per condannare gli Stati Uniti per aver violato la sovranità del Pakistan.