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Onu: oltre 3.400 morti nel 2014 nel tentativo di raggiungere l’Europa

di Redazione

Più di 3.400 persone sono morte quest’anno nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere l’Europa, lo ha riferito oggi l’agenzia dell’Onu per i rifugiati (Unhcr), esortando i governi a prendere ulteriori iniziative per salvare queste vite umane. Sono almeno 384mila le persone, tra cui un numero crescente di richiedenti asilo, che quest’anno hanno attraversato il Mediterraneo.

Molti di loro provengono dalla Siria, dove imperversa da quasi quattro anni un atroce conflitto, ma sono numerosi anche coloro che arrivano da diversi Paesi africani come l’Eritrea, in fuga da fame, povertà e costante violazione dei diritti umani. Per molti di loro l’Italia rappresenta il primo approdo, ed è il Paese che nel solo 2014 ha tratto in salvo più di 150mila persone.

La scorsa settimana, la marina e la guardia costiera italiana hanno soccorso un gommone alla deriva al largo dell’isola di Lampedusa. Sono stati tratti in salvo 75 migranti e recuperati i corpi di 17 migranti morti per ipotermia e disidratazione. Nel mese di settembre, circa 500 persone sono annegate al largo di Malta, tra cui cento bambini, partiti con un barcone dall’Egitto e diretti in Italia, riferisce l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.

Nonostante un aumento dell’afflusso di migranti e un crescente numero di vittime, la risposta della comunità internazionale è stata contrassegnata da un’assoluta e imbarazzante inadeguatezza nell’affrontare il problema.

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