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Renzi: “Perché l’Europa non sia soltanto la patria di banchieri e burocrati”

di Salvo Ardizzone

Il Ppe (Partito Popolare Europeo), nel suo documento programmatico per il 2014–2019, ha sottolineato che non deve esserci nessun cambiamento o concessione motivata da ragioni politiche alle regole del Patto di Stabilità; nello stesso documento si propone l’istituzione d’un ”supercommissario” agli affari economici, che vigili sulle leggi di bilancio nazionali.

A rafforzare tale presa di posizione, giunge il monito del Presidente della Bundesbank Weidmann, che, dopo aver ironizzato sul fatto che il Premier Renzi voglia dir loro cosa fare, ha ribadito che “fare più debiti non è il presupposto della crescita”; gli ha fatto eco il Ministro delle Finanze Shaeuble, che ha tagliato ogni dibattito dicendo: “rifiuto il tema della flessibilità”.

Al coro si è unito il Premier olandese Mark Rutte, che, secondo De Telegraaf, ha dichiarato che Francia e Italia volevano un rilassamento delle regole di bilancio nel Patto di Stabilità, ma Paesi come Olanda e Germania si sono opposti, e diranno la loro sul rispetto delle regole.

Queste dichiarazioni fanno seguito all’attacco del capogruppo del Ppe Weber al discorso con cui Renzi, inaugurando a Strasburgo il semestre di Presidenza Europea, chiedeva di chiudere con l’austerità a tutti i costi per porre l’enfasi sulla crescita. Come si vede, il fronte del rigore a tutti i costi ha reagito inviperito alla prospettiva di allentare meccanismi che stanno strozzando mezza Europa, per permettere a un pugno di economie di lucrare un’incredibile rendita di posizione.

Renzi ha ribadito la sua volontà di voler cambiare l’Ue anche al convegno sul ruolo delle Regioni in Europa a Fiè dello Scilar, in provincia di Bolzano. “Difendiamo l’Europa dall’assalto della tecnocrazia”, perché non sia soltanto la patria di “banchieri e burocrati”, ha aggiunto il premier.

Chi pensava che sarebbe stato semplice cambiare si sbagliava di grosso, perché si vanno ad affrontare frontalmente interessi colossali quanto consolidati. Sarà una battaglia lunga e dura che il Sistema Italia, anzi, che tutta l’Europa Mediterranea non può permettersi di perdere.

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