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Onu: “A Gaza le malattie potrebbero uccidere più delle bombe”

Un alto funzionario dell’Onu ha lanciato un avvertimento sulla terribile situazione dei bambini e delle famiglie palestinesi a Gaza, ribadendo che il numero di morti infantili legate alle malattie potrebbe superare il bilancio delle vittime dei bambini uccisi dalle forze del regime sionista.

Il portavoce dell’Unicef, James Elder, ha chiesto una tregua umanitaria immediata a Gaza, avvertendo ancora una volta che senza una tregua le morti per malattie potrebbero superare quelle dovute ai bombardamenti nel territorio palestinese assediato.

In un post di sulla piattaforma X dell’Unicef, Elder ha annunciato: “Senza acqua potabile, cibo e servizi igienico-sanitari sufficienti, che solo un cessate il fuoco umanitario può portare, le morti infantili dovute a malattie potrebbero superare quelle uccise nei bombardamenti”.

Finora, il bilancio delle vittime della guerra del regime sionista a Gaza si avvicina a 24mila, di cui, secondo il Ministero della Sanità locale, più di 9mila erano bambini uccisi dalla macchina da guerra sionista.

In precedenza, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia aveva affermato che interi quartieri di Gaza, dove i bambini giocavano e andavano a scuola, erano stati ridotti in macerie dai bombardamenti durati un mese degli aerei da guerra israeliani.

Onu: Gaza è il posto più pericoloso al mondo per un bambino

“La Striscia di Gaza è il posto più pericoloso al mondo per essere un bambino. I bambini hanno bisogno di un cessate il fuoco umanitario immediato e duraturo”, ha affermato l’Onu.

La macchina da guerra del regime occupante ha avviato la sua guerra premeditata contro Gaza il 7 ottobre, dopo che il gruppo di resistenza palestinese Hamas ha effettuato l’operazione Al-Aqsa Flood contro l’entità occupante in rappresaglia alle intensificate atrocità dei sionisti contro il popolo palestinese.

Dall’inizio della guerra, le forze del regime dell’apartheid hanno attaccato le città, i villaggi e i campi profughi di Gaza dal cielo, dalla terra e dal mare con bombardamenti, bombardamenti e impegno militare diretto. L’area è sotto il “completo assedio” dei sionisti, che bloccano l’accesso di acqua, cibo, medicine e carburante alla regione, causando fame e diffondendo malattie tra i 2,3 milioni di palestinesi.

di Redazione

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