Onu, 93mila le vittime del conflitto siriano
L’Onu ha diffuso oggi i dati sulle vittime del conflitto siriano che ammontano a 93mila.
Tuttavia l’Alto Commissario Onu per i diritti umani Navi Pollay, ribadisce che il bilancio è stimato fino alla fine di aprile del 2013, e che il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto.
Il precedente dato dell’Onu, diffuso a metà maggio, parlava di 80mila morti nel conflitto iniziato nel marzo del 2011.
Nelle regioni di Aleppo e Damasco il bilancio trova la più alta concentrazione di vittime con una media di 5mila morti al mese da luglio 2012; il conflitto in Siria si rivela uno dei più brutali del medio oriente.
Le fonti sono otto, dal governo siriano all’Osservatorio siriano per i diritti umani in Gran Bretagna, e sono stati resi noti e annoverati nel rapporto solo gli omicidi per i quali era possibile rilevare il nome della vittima, la data e il luogo della morte.
Ci sono casi documentati di massacri di intere famiglie e singoli bambini, anche neonati, compiuti dai miliziani “ribelli”.