L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che Israele l’ha costretta a rimuovere forniture mediche da un magazzino nel sud di Gaza, mentre martellava l’enclave assediata con attacchi aerei.
“Oggi, l’Oms ha ricevuto notifica dalle Forze di Difesa israeliane che dovremmo rimuovere le nostre forniture dal nostro magazzino medico nel sud di Gaza entro 24 ore, poiché le operazioni di terra lo renderanno inutilizzabile”, ha dichiarato in una nota il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus su X.
L’ufficio israeliano per il coordinamento nei territori palestinesi, chiamato Cogat, ha negato questa affermazione in una dichiarazione. Shannon Barkley, membro dello staff dell’Oms nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza, ha affermato che i lavoratori hanno completato “una parte dell’evacuazione del magazzino in una nuova struttura”.
Oms: migliaia di palestinesi tagliati fuori dall’assistenza sanitaria
L’Oms ha lanciato un avvertimento sulla piattaforma di social media X secondo cui migliaia di palestinesi potrebbero essere tagliati fuori dall’assistenza sanitaria a causa del continuo attacco di Israele a Gaza.
“Abbiamo visto cosa è successo nel nord di Gaza. Non può essere questo il progetto per il Sud. Gaza non può permettersi di perdere un altro ospedale poiché i bisogni sanitari continuano ad aumentare”, si legge nella dichiarazione.
Secondo l’Oms, il numero di ospedali operativi a Gaza è sceso da 36 a 18 in meno di 60 giorni, con tre che forniscono solo il primo soccorso di base e altri che offrono servizi parziali. Ha avvertito che l’accesso agli impianti di stoccaggio potrebbe diventare “difficile” nei prossimi giorni mentre Israele espande la sua offensiva di terra nel sud di Gaza.
“Mentre sempre più civili nel sud di Gaza ricevono ordini di evacuazione immediati e sono costretti a spostarsi, sempre più persone vengono concentrate in aree più piccole, mentre i restanti ospedali in quelle aree funzionano senza carburante, medicine, cibo, acqua o protezione degli operatori sanitari sufficienti. “ha aggiunto l’Oms.
di Redazione
