Nucleare israeliano minaccia la sicurezza globale
L’ambasciatore dell’Iran all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Reza Najafi, ha affermato che il programma nucleare militare del regime israeliano segna la principale fonte di preoccupazione per gli Stati regionali e rimane una grave minaccia alla pace e alla sicurezza globale. L’ambasciatore iraniano ha fatto queste osservazioni venerdì scorso a Vienna durante una riunione del Consiglio dei governatori dei 35 membri dell’Aiea.
Successivamente, Najafi ha condannato i doppi approcci standard dell’Occidente sullo sviluppo da parte di Israele del suo programma nucleare in violazione di tutti i regolamenti internazionali. L’inviato iraniano ha anche sottolineato le ripetute richieste della comunità internazionale e le risoluzioni dell’Aiea secondo cui il regime israeliano aderirà immediatamente al Trattato di non proliferazione nucleare(Tnp) e le installazioni nucleari di Israele saranno sottoposte al pieno monitoraggio delle misure di sicurezza dell’Aiea.
“Il regime sionista purtroppo ha trascurato le legittime richieste della comunità internazionale negli ultimi anni e ha continuato a far avanzare il suo programma nucleare militare in palese violazione di tutte le normative internazionali e con il cieco sostegno di alcuni Paesi”, ha continuato il funzionario. Le attività nucleari militari israeliane – continua Najafi – sono la principale causa di preoccupazione tra le nazioni regionali e la comunità internazionale, che hanno sollecitato l’agenzia nucleare delle Nazioni Unite a occuparsi con attenzione e serietà della questione. Najafi ha anche esortato a vietare completamente qualsiasi tipo di cooperazione nucleare con Israele.
Vale la pena ricordare come gli scienziati nucleari israeliani possono avere libero accesso agli impianti nucleari di alcuni Stati, soprattutto in Medio Oriente, mentre gli scienziati nucleari di Paesi come l’Iran sono stati assassinati dai servizi segreti israeliani senza suscitare alcuna condanna da parte della comunità internazionale.
Si stima che Israele abbia da 200 a 400 testate nucleari nel suo arsenale. Il regime, tuttavia, rifiuta di accettare o negare di avere le armi, evitando di firmare il Trattato di non proliferazione nucleare.
Anche durante l’incontro, l’inviato iracheno, che rappresenta gli stati membri della Lega araba, in una dichiarazione che condanna il sostegno occidentale alle capacità nucleari del regime sionista che ha causato il fallimento della conferenza del Tnp del 2015, ha chiesto l’adesione incondizionata di Israele al Tnp e l’inclusione di tutte le installazioni nucleari di Israele nell’ambito delle misure di sicurezza dell’Aiea e ha sottolineato che, a tal fine, la questione delle capacità nucleari di Israele che minacciano la regione e il mondo dovrebbe rimanere all’ordine del giorno dell’agenzia.
di Giovanni Sorbello