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Nucleare iraniano: mai così vicini ad un accordo, ma rimane l’ostilità di Israele e Arabia Saudita

di Salvo Ardizzone

Al termine dell’ennesima tornata di colloqui tenuti a Losanna tra i negoziatori del 5+1 e l’Iran, per trovare un accordo sul nucleare e sospendere le sanzioni, il Segretario di Stato americano John Kerry ha dichiarato che sono stati compiuti “progressi significativi”, ma che ci sono ancora “seri ostacoli” per giungere a un’intesa globale, ed ha concluso dicendo che “è giunto il momento di prendere decisioni difficili”.

Il fatto è che le questioni tecniche sono ormai state affrontate e superate, e la stessa American International Atomic Energy Agency, in un rapporto riservato pubblicato da Reuters, ha confermato che l’Iran sta rispettando tutti gli impegni presi nel quadro negoziale degli accordi. Il nodo è ormai solo e soltanto politico; di questo sono consapevoli tutti, ed è stato chiaro anche nei colloqui in margine ai negoziati, che Kerry ha avuto con i rappresentanti di Inghilterra, Francia e Germania; anche il ministro degli Esteri cinese ha sollecitato perché si giungesse finalmente alla firma.

Dagli sviluppi e dal tono di una lettera inviata al Popolo iraniano in occasione della festività del Nowruz, è chiaro che Obama l’accordo lo avrebbe già sottoscritto se non fosse per le feroci resistenze del Congresso a maggioranza repubblicana, e le pressioni di Arabia Saudita e Israele sulle potenti lobby statunitensi a loro legate. Caduti gli aspetti tecnici, ormai superati, è probabile che l’Amministrazione Usa stia trattando su cosa dare in pasto a un Congresso ostile per giustificare la firma.

Sia come sia, la pazienza di tutti sta finendo, e anche il presidente iraniano Rohani ha sottolineato che per gli Usa e i suoi alleati è arrivato il momento di scegliere fra contrapposizione o accordo; insomma, è giunto il tempo delle decisioni per la soluzione di una crisi creata ad arte (vedi il rapporto confidenziale dello stesso Mossad, che sbugiardava Netanyahu quando agitava lo spauracchio della “bomba” iraniana come un dramma alle porte), per continuare ad aggredire l’Iran e il suo Popolo con le sanzioni.

Mercoledì prossimo gli incontri riprenderanno a Losanna: sarebbe davvero assurdo se, cedendo alle intimidazioni di chi continua a insanguinare il mondo, tutto dovesse saltare proprio alla fine.

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