No alla chiusura dei consolati in Istria e Dalmazia
Riceviamo e pubblichiamo
Il Comitato 10 Febbraio intende protestare fermamente contro la decisione del Ministero degli Esteri, resa nota dagli organi di stampa in queste ore, di chiudere i consolati italiani di Capodistria e Spalato per ragioni di revisione di spesa.
«Si tratta di una decisione miope sia per ovvie motivazioni di carattere storico, sia per ragioni di carattere geopolitico: quelle terre sono ancora abitate da un gran numero di italiani, e la lingua italiana è un elemento autoctono della regione. È assurdo pensare che non ci siano nostre rappresentanze diplomatiche» ha affermato Michele Pigliucci, presidente nazionale del Comitato 10 febbraio.
«La vocazione strategica dell’Italia è quella di porsi come punto di riferimento culturale ed economico nell’area dell’Alto Adriatico e nella regione dei Balcani: chiudere i consolati nelle terre dove l’Italiano è la seconda lingua rappresenta una scelta incomprensibile che, per risparmiare qualche euro, rischia di avere gravi ricadute sulla nostra capacità di difendere la cultura italiana nel mondo».