Nigeria, fuoco sui sostenitori di Sheikh Zakzaky
Non si ferma la silenziosa mattanza del regime nigeriano contro la comunità sciita del Paese. Le forze governative nigeriane (finanziate dal regime saudita) hanno aperto il fuoco contro manifestanti sciiti che chiedevano il rilascio del leader del Movimento islamico in Nigeria, Sheikh Ibrahim Zakzaky. Una persona è stata gravemente ferita durante gli scontri con le forze nigeriane e altre 50 persone sono state arrestate ad Abuja, mentre almeno due giovani studenti sono stati uccisi dalle forze di sicurezza durante le proteste in corso a Kaduna scoppiate domenica scorsa a sostegno di Sheikh Zakzaky.
La Commissione islamica dei diritti umani ha invitato le autorità nigeriane a rilasciare immediatamente Shiekh Zakzaky per il deterioramento delle sue condizioni di salute. “In considerazione del suo deterioramento della salute, è ora più che mai urgente consentire a Sheikh Zakzaky di avere accesso a cure mediche immediate al fine di valutare l’entità dei danni causate dall’ictus e accedere alle necessarie cure mediche”, si legge nella dichiarazione.
Zakzaky è rimasto gravemente ferito nel dicembre del 2015 durante un feroce rastrellamento portato a termine dall’esercito nigeriano nella sua residenza nella città settentrionale di Zaria. Durante il raid, anche la moglie di Zakzaky subì ferite gravi e più di 700 tra i suoi seguaci e tre dei suoi figli furono uccisi. Zakzaky, sua moglie e un gran numero di seguaci del chierico sono stati in seguito arrestati nonostante le gravi ferite. Il rappresentante del Movimento Islamico a Sokoro, Shaykh Kassim Sokoto, è stato arrestato e ferito dalla Polizia.
In Nigeria, da diversi anni la popolazione musulmana è vittima di scontri settari e religiosi organizzati e fomentati da Paesi stranieri, su tutti l’Arabia Saudita. Il 50 per cento dei 180 milioni di nigeriani sono musulmani, di cui 10-12 milioni sono musulmani sciiti. Quando scoppio la Rivoluzione Islamica iraniana nel 1979, gli sciiti della Nigeria erano solo 500mila. L’impegno portato avanti da gruppi sciiti ha trasformato la composizione della popolazione in Nigeria, in cui i musulmani sciiti aumentano di giorno in giorno, tra le preoccupazioni di Israele, Arabia saudita e dei loro alleati.
Boko Haram, altro prodotto israelo-saudita, ne è stato il risultato con l’adozione di una versione estremista e il tentativo di stabilire uno “Stato islamico” in Nigeria, fornendo due tipi di scuse, una per l’Occidente di intervenire nelle nazioni africane e l’altra per gli eserciti africani di massacrare i musulmani nei loro Paesi. In mezzo a queste tensioni leader nigeriani e istituzioni statali sono stati tenuti a monitorare e bloccare gli aderenti al Movimento islamico in Nigeria guidato dal religioso sciita, sceicco Ibrahim Yaqoub El Zakzaky, per fermare l’espansione della comunità sciita nel Paese.
di Giovanni Sorbello