Nel sud del Libano la vita procede serena
I residenti del sud del Libano non sembrano eccessivamente preoccupati per la decisione presa dall’Unione europea, di inserire Hezbollah nella lista delle organizzazioni terroristiche. I libanesi riescono a vivere con uno straordinario senso di consapevolezza, infatti, tutti si aspettavano una decisione simile; conoscono bene le pressioni che Paesi come Stati Uniti e Israele hanno esercitato su una debole e passiva Unione europea.
Le prime preoccupazioni dopo questa decisione, erano rivolte a possibili rappresaglie contro i contingenti Onu presenti nel sud del Paese. Preoccupazioni assolutamente inutili, poichè la situazione è rimasta tale e quale, non si avvertono tensioni o minacce, la gente del sud conosce il rispetto. Una nota a margine, il Comando militare Unifil ha riferito che a titolo precauzionale sono state accentuate le misure di sicurezza intorno alle basi ed alle postazioni militari.
Giusto per percepire l’umore dei libanesi del sud, in questi giorni è circolata una notizia via sms e sui social network, che riportava la fuga dei membri di Hezbollah dai loro villaggi dopo la decisione dell’Ue. Ovviamente era solo un simpaticissimo scherzo che ridicolizzava la scelta dell’Europa, chi conosce questo popolo sa bene come riesca a rispondere anche con ironia alle prepotenze subite. Nel sud del Libano, e non solo, ogni pietra, ogni albero, ogni angolo di strada ricorda la resistenza libanese, l’unica vera istituzione che rappresenta e garantisce il popolo libanese.
La stessa resistenza, che ha difeso il Libano dalle aggressioni e dalle occupazioni israeliane ed ha garantito la libertà e la dignità del suo popolo, oggi viene condannata per volere di quei Paesi che per primi dovrebbero essere condannati per i continui crimini commessi contro il popolo libanese e palestinese. E non saranno certo le risoluzioni o le liste nere a negare ad un popolo la volontà di resistere alle oppressioni.
di Redazione