Nasrallah: silenzio verso la corruzione non è consentito
Il segretario generale del movimento di Resistenza libanese Hezbollah, Seyyed Hassan Nasrallah, ha affermato che non è consentito il silenzio nei confronti della corruzione e degli occupanti. Durante un discorso trasmesso ieri sera sulla televisione libanese Al-Manar, il segretario generale Hassan Nasrallah ha parlato del mese sacro del Ramadan e delle sfide affrontate dai musulmani.
Nasrallah contro la corruzione in Libano
Nasrallah ha affermato che non è consentito il silenzio nei confronti della corruzione e degli occupanti. Ha anche invitato il popolo libanese a esercitare la pazienza tra le difficoltà attuali, affermando che la pazienza aiuterà sicuramente la nazione a superare le attuali sfide.
“La pazienza è una delle principali lezioni che traiamo dal digiuno nel mese sacro del Ramadan. Dio Onnipotente dice nel Sacro Corano che è con il paziente. La cosa più grande che gli umani possono ottenere intellettualmente e spiritualmente è sapere che Dio è con loro”, ha dichiarato il capo di Hezbollah.
Nasrallah ha anche invitato i credenti a contribuire alla solidarietà sociale durante il Ramadan tra le terribili condizioni economiche in Libano. Concludendo il suo discorso, il capo di Hezbollah ha esortato i credenti a ottenere l’eccellenza spirituale nel mese sacro del Ramadan.
In seguito allo scoppio del coronavirus, la crisi finanziaria del Libano è peggiorata causando nuove proteste di piazza contro le politiche economiche del governo. Circa il 90% delle imprese ha chiuso, la valuta nazionale del Paese ha perso il 60% del suo valore e i prezzi dei generi alimentari sono saliti alle stelle.
Riesplode la violenza in Libano
Nei giorni scorsi, centinaia di manifestanti si sono riversati nelle strade durante la notte e si sono scontrati con l’esercito libanese. I manifestanti hanno bruciato pneumatici e compiuto atti di vandalismo contro le banche e blocchi di strade. Un manifestante è morto e oltre 40 soldati sono rimasti feriti.
di Yahya Sorbello