di Giovanni Sorbello
“Il Movimento dei Paesi Non Allineati respinge ogni minaccia nei confronti dei membri del movimento con il pretesto di combattere il terrorismo, sottolineando che il terrorismo non deve essere identificato con il legittimo diritto alla resistenza contro l’occupazione e il colonialismo”, ha dichiarato il rappresentante permanente dell’Iran presso le Nazioni Unite, Hussein Dehqani.
L’inviato iraniano ha parlato a nome del NAM, in quanto l’Iran ha la presidenza di turno. Egli ha pronunciato un discorso lunedì scorso presso il Comitato Anti-terrorismo delle Nazioni Unite.
Dehghani ha invitato tutti i Paesi ad astenersi dal fornire sostegno politico, diplomatico, morale o materiale al terrorismo.
Ha ribadito che il NAM considera atti terroristici le violazioni delle leggi internazionali e dei diritti umani, e condanna fermamente il terrorismo in tutte le sue forme.
Egli ha anche sottolineato che il terrorismo non deve essere associato a qualsiasi religione, nazionalità o etnia.
L’inviato iraniano ha fatto un appello per organizzare una conferenza internazionale sotto la supervisione delle Nazioni Unite, per formulare una risposta comune al terrorismo.
Aspettarsi una risposta vera e decisiva contro il terrorismo da parte delle Nazione Unite è pura utopia; la storia purtroppo è testimone di crimini, violenze e massacri, in cui il ruolo dell’ONU è stato a dir poco complice.
