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Naghsh-E Jahan: una meraviglia nel cuore di Isfahan

Visitare la città di Isfahan è come passeggiare in un grandissimo museo-giardino costellato di monumenti, palazzi, edifici, siti archeologici, ponti, prati, moschee e chiese. La zona più importante sotto il profilo storico, culturale ed architettonico di Isfahan è l’immensa piazza Naghsh-E Jahan. Naghsh significa “modello” e Jahan significa “mondo”. Questa piazza è la più bella e magnifica cartolina di Isfahan. 

La piazza è lunga 510 metri, larga 163 metri e l’arena è di circa 80mila metri quadrati. La prima piazza più grande si trova a Pechino (piazza Tionanmen) e la piazza Imam è la seconda piazza storica più grande del mondo. Quattro dei monumenti più maestosi si trovano intorno alla piazza. Naghsh-E Jahan è stata considerata e registrata come patrimonio universale dall’Unesco. Quando la capitale fu trasferita a Isfahan, Shah Abbas ordinò di pianificare e costruire un nuovo asse per lo sviluppo della città. La nuova piazza fu costruita sul sito di un giardino.

Ostad (maestro) Ali Akbar Isfahani, il grande architetto progettò la piazza. Il nuovo capolavoro del mondo fu costruito in direzione nord-sud. Il grande Imam fu costruito a sud, l’unica moschea di Sheikh Lotffolah a est, il palazzo Ali Qapu a ovest e il grandioso bazaar a nord. Il bazar d’ingresso è chiamato portale Geysarieh. La struttura ad arcate a due piani ha unito questi monumenti. I simboli principali delle tre potenze hanno creato un sito extra ordinario (i poteri politici, religiosi, commerciali e imprenditoriali tutti nel vicinato).

Originariamente, c’erano 12 porte e ingressi al Maidan (piazza). La parte centrale di Naghsh-E Jahan era usata come centro nelle serate. Al mattino i venditori ambulanti vendevano e scambiavano i loro prodotti. In effetti la piazza veniva usata per diverse attività, anche per eventi religiosi. Intorno alla piazza vi erano tantissimi negozi, bellissimi filari di alberi e canali artificiali d’acqua.

Di notte Naghsh-E Jahan era illuminata da più di cinquemila lampade ad olio. Le autorità al potere e in particolare lo Shah erano interessate a giocare a polo. Ogni sera la piazza veniva usata per giocare a polo, tranne che in speciali giorni religiosi. Ora i negozi del piano terra vengono utilizzati per la vendita e la produzione di vari tipi di artigianato. Ancora oggi la piazza è uno dei luoghi più importanti di Isfahan. Ogni anno, milioni di turisti nazionali e internazionali visitano l’incantevole Maidan.

di Giovanni Sorbello

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