Nablus: decine di palestinesi feriti da esercito e coloni israeliani
di Redazione
Decine di palestinesi sono rimasti feriti questa sera durante i violenti scontri scoppiati tra l’esercito israeliano e cittadini palestinesi nel villaggio di Burin, a sud di Nablus nel nord della West Bank.
I militanti palestinesi hanno allestito una tendopoli nel quartiere di Almnatir, per protestare contro la minaccia della confisca del terreno da parte delle autorità israeliane.
Testimoni oculari hanno riferito che gruppi di coloni ebrei e soldati israeliani, hanno attaccato oggi i militanti palestinesi all’interno della tendopoli, distruggendola del tutto.
L’esercito ha fatto uso di gas lacrimogeni e proiettili di gomma, ferendo più di venti palestinesi, tra cui una bambina di pochi mesi. I feriti sono stati trasferiti all’ospedale di Nablus.
Le forze israeliane hanno rafforzato la sorveglianza militare nelle vicinanze del villaggio di Burin e impedito a decine di attivisti di accedervi.
Sempre questa sera le forze di occupazione hanno soppresso la marcia che ha avuto inizio nel villaggio di Kafr a est di Qalqilya, in solidarietà con gli attivisti del villaggio di Almnatir, attaccati dall’esercito israeliano.
I soldati israeliani hanno sparato granate contro i partecipanti alla marcia, ferendo diversi palestinesi. Un ragazzo colpito in pieno da una bomba sonora è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale.
Nelle ultime settimane la tensione in Cisgiordania è altissima, ogni giorno si susseguono violenti scontri tra cittadini palestinesi e militari israeliani. La terza Intifada non ancora dichiarata, è già iniziata nei villaggi palestinesi.
