Myanmar. Buddisti uccidono undici musulmani
L’esercito birmano avrebbe fornito ai buddisti grandi quantità di benzina per incendiare le case dei villaggi musulmani e costringere gli abitanti a fuggire.
Il silenzio delle organizzazioni dei diritti umani verso gli abusi contro i musulmani Rohingya, ha incoraggiato gli estremisti buddisti e le forze governative del Myanmar a perseguitare questa etnia. La maggioranza buddista e il governo del Myanmar, si rifiutano di riconoscere i Rohingya e li ha classificati come immigrati clandestini, anche se i Rohingya hanno discendenze persiane, turche, bengalesi e sono emigrati in Myanmar già nell’ottavo secolo. Migliaia di musulmani Rohingya sono costretti a vivere in condizioni terribili nei campi profughi. Circa 650 Rohingya sono stati uccisi nello stato di Rakhine nella parte occidentale del paese negli ultimi mesi, mentre oltre 80.000 risultano dispersi o sfollati.