Medio Oriente

Yemen, tremila scuole distrutte dal regime saudita

Il vice ministro della Pubblica Istruzione dello Yemen, Hamedan al-Shami, ha dichiarato che la coalizione a guida saudita ha distrutto oltre tremila scuole nel Paese. “Finora l’aggressione militare saudita ha causato molti danni finanziari al settore educativo yemenita”, ha aggiunto il vice ministro.

Il Progetto di localizzazione degli eventi e dei conflitti armati con sede negli Stati Uniti, un’organizzazione no-profit di ricerca sui conflitti, stima che la guerra abbia causato oltre 100mila vittime negli ultimi cinque anni.

L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno acquistato armi per decine di miliardi di dollari dagli Stati Uniti, dalla Francia e dal Regno Unito nella guerra contro lo Yemen. La coalizione guidata dai sauditi è stata ampiamente criticata per l’alto numero di vittime civili durante la sua brutale campagna di bombardamenti. L’alleanza ha effettuato quasi 20.500 raid aerei in Yemen, secondo i dati raccolti dal Yemen Data Project.

Le Nazioni Unite affermano che oltre 24 milioni di yemeniti hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari, tra cui 10 milioni che soffrono di livelli estremi di fame.

Yemen: potenze coloniali responsabili pandemia coronavirus

Le potenze coloniali, tra cui gli Stati Uniti, devono essere ritenute responsabili della pandemia di coronavirus. Americani, israeliani e i loro alleati non hanno alcuna riserva di usare contro l’umanità virus, come Covid-19, armi di distruzione di massa e munizioni vietate a livello internazionale. Sayyed al-Houthi, leader del movimento rivoluzionario yemenita Ansarullah, ha affermato di non poter escludere il ruolo di Washington nella diffusione del coronavirus, anche se potrebbe danneggiare la stessa società americana. “Qualsiasi diffusione del coronavirus nello Yemen accadrà sotto la supervisione degli Stati Uniti e dei suoi alleati come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti. Il popolo e il governo yemeniti si opporranno e combatteranno il coronavirus”.

Il National Salvation Government con sede nella capitale Sana’a, ha emesso misure rigorose volte a prevenire un potenziale focolaio tra cui un piano precauzionale di 21 punti. Finora, le autorità yemenite hanno affermato che è stato segnalato solo un caso; aspetto confermato anche dall’Organizzazione mondiale della sanità.

di Yahya Sorbello

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