Musulmane in Francia: via le mani dal nostro hijab
La sedicenne Mariem Chourak è una delle tante musulmane che considera indossare un hijab un’espressione della sua devozione al Profeta Muhammad. Purtroppo, una proposta dei senatori francesi potrebbe presto negarle la libertà di farlo negli spazi pubblici.
L’emendamento a un disegno di legge “anti-separatismo” che si applica alle ragazze sotto i 18 anni ha suscitato indignazione e ha provocato una protesta online sotto l’hashtag #HandsOffMyHijab (#PasToucheAMonHijab) che è diventato virale oltre i confini francesi. “Fa parte della mia identità. Costringermi a rimuoverlo sarebbe un’umiliazione”, ha dichiarato Chourak.
Il ruolo della religione e dei simboli religiosi indossati in pubblico è oggetto di controversia di lunga data in Francia, un Paese fermamente laico e sede della più grande minoranza musulmana d’Europa.
La Francia ha proibito di indossare il velo islamico nelle scuole statali nel 2004. Nel 2010 ha vietato il niqab, il velo islamico integrale, in luoghi pubblici come strade, parchi, trasporti pubblici e edifici amministrativi.
“I politici vogliono la nostra emancipazione, vogliono salvarci da questa oppressione immaginaria, ma sono loro che ci opprimono”, ha dichiarato la studentessa di medicina Mona el Mashouly, 25 anni, nella sua città natale di Strasburgo.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha guidato la campagna anti-musulmana sostenendo che l’islamismo sta minando l’unità della Repubblica. Il disegno di legge del suo governo reprime i matrimoni forzati e i test di verginità e include una sorveglianza più rigorosa delle associazioni religiose.
Il Senato, dominato dai conservatori, ha aggiunto l’emendamento, così come altri due che impedirebbero alle madri musulmane di indossare l’hijab quando accompagnano i bambini in gita scolastica e vietano il costume intero burkini. Una commissione mista delle due Camere del parlamento discuterà gli emendamenti e potrebbero ancora essere cancellati dal disegno di legge.
di Redazione