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Muos: condanna da parte del politecnico

Il MUOS (Mobile User Objective System), il nuovo sistema di comunicazioni satellitari dei militari USA, oltre a causare malattie, può causare interferenze nella strumentazione aerea e può, fare scoppiare, a breve distanza, bombe e ordigni bellici.

“La stazione di telecomunicazioni MUOS prevista a Niscemi, comporta gravi rischi per la popolazione e per l’ambiente, tali da impedirne la realizzazione in aree densamente popolate, come quella adiacente la cittadina di Niscemi”.

La Regionesiciliana aveva autorizzato i lavori il primo giugno scorso, basandosi su uno studio della facoltà di ingegneria dell’Università di Palermo. Il Politecnico di Torino afferma che gli esperti nominati dalle forze armate statunitensi hanno ignorato i rischi e i danni derivanti dall’istallazione”.

Si tratta di effetti legati a brevi esposizioni, a campi di elevata intensità; e di effetti dovuti a esposizioni prolungate a campi di intensità inferiore. I primi sono essenzialmente legati all’esposizione diretta al fascio principale emesso dalle parabole MUOS, che può avvenire in seguito a un malfunzionamento o a un errore di puntamento. Ciò può provocare danni gravi e permanenti alle persone accidentalmente esposte a distanze inferiori ai20 Km., e ciò significa che l’eventualità di una esposizione diretta al fascio riguarda l’intera popolazione di Niscemi.

Emissioni che si aggiungerebbero a quelle che già gli abitanti di Niscemi devono sopportare, visto che sono investiti dalle emissioni prodotte dalla stazione Naval Radio Transmitter Facility (NRTF), in una misura superiore ai limiti di sicurezza previsti dalla legislazione italiana. Le emissioni, inoltre, finora non sarebbero state correttamente monitorate dall’agenzia Arpa Sicilia, sprovvista di macchinari sensibili e in possesso di dati parziali o inesistenti. E di conseguenza, le rilevazioni, non sarebbero conformi alle procedure di legge.

Ecco quali sono i pericoli reali per la salute. L’entrata in funzione dei trasmettitori del MUOS avrà come conseguenza un incremento del rischio di contrarre vari tipi di disturbi e malattie, tra cui alcuni tumori del sistema emolinfatico, come evidenziato in numerosi studi epidemiologici. C’è poi, l’ipertermia con conseguente necrosi dei tessuti e l’organo più esposto è l’occhio (catarattaindotta da esposizione a radiofrequenze o a microonde). Le persone irraggiate accidentalmente potrebbero subire danni gravi e irreversibili anche per brevi esposizioni.

La stazione del sistema satellitare, progettata all’interno di un’area protetta, danneggerebbe anche la fauna; esseri viventi come le api non potrebbero più sciamare e costruire le arnie, con ripercussioni a catena sulla flora e sull’intera catena alimentare. Altro che istallare nuove sorgenti di campi elettromagnetici –dicono gli studiosi del Politecnico- a Niscemi bisogna ridurre drasticamente quelle già esistenti, come previsto dalle leggi italiane.

Ma i danni alla salute non sono gli unici ad essere prodotti dal Muos. Le microonde prodotte interdiranno l’uso dello spazio aereo siciliano. Le interferenze elettromagnetiche sarebbero incompatibili con il regolare traffico aereo in buona parte della Sicilia orientale, Comiso, Sigonella e Fontanarossa. Vulnerabili anche dispositivi elettronici come gli apparecchi elettromedicali, pacemaker, defibrillatori, apparecchi acustici e, naturalmente, la strumentazione di bordo per il pilotaggio. Ma non basta. Le interferenze generate dalle antenne del MUOS possono arrivare a innescare accidentalmente gli ordigni trasportati. Gli stessi americani temendo che le fortissime emissioni elettromagnetiche del MUOS potessero innescare la detonazione degli ordigni di Sigonella, spostarono le loro attenzioni sulla riserva naturale di Niscemi.

di Redazione

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