Muore Jorge Videla, leader della dittatura militare argentina
E’ morto nel carcere di Buenos Aires, dove scontava la pena a due ergastoli, Jorgè Videla, il leader della dittatura militare argentina al potere dal 1976 al 1981.
Videla il 24 marzo del 1976 estromise il governo di Maria Estela Peron, per instaurare un regime militare denominato “Processo di riorganizzazione nazionale”, il quale si prefiggeva tra gli obiettivi quello di smantellare l’operato dei governi precedenti, giudicati troppo esposti a sinistra, con la compiacenza dell’amministrazione statunitense di Ford.
In questi cinque anni terribili per l’Argentina, sparirono intellettuali, scrittori, sindacalisti, dissidenti e chiunque fosse anche minimamente sospettato di appartenere ad organizzazioni antiregime.
Dal Paese sudamericano, sparirono nel nulla qualcosa come 30mila cittadini, chiamati “desaparecidos”, spesso uccisi nelle carceri militari oppure vittime di atroci torture, ma diverse testimonianze affermano che un’altra strategia era quella di trasportare con aerei i prigionieri sopra l’Oceano Atlantico e da lì buttarli in mare, cosicché non rimanesse più alcuna traccia di loro.
Proprio di questi crimini, Videla scontava le varie condanne, come detto prima, in una prigione della capitale argentina; incriminato nel 1985 dopo il processo contro i leader militari del periodo, beneficiò dell’indulto concesso dal presidente Memen nel 1990, scontando la pena soltanto agli arresti domiciliari.
Nel 2007 tuttavia, la Corte Costituzionale sancì un nuovo ritorno in carcere per l’ex dittatore ed iniziarono nuovi processi sul quinquennio che lo vide al potere, nei quali Videla non espresse mai alcuna sorta di pentimento, rivendicando anzi di aver salvato l’Argentina.
Nato il 2 agosto del 1925, aveva quindi 87 anni; dopo aver reso conto alla giustizia terrena dei suoi crimini, adesso porterà nella sua tomba non solo il peso di migliaia di vittime, ma anche diversi misteri, inerenti soprattutto su chi, a livello occidentale, lo appoggiò durante il proprio governo.