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Msf su veto Usa: “Un voto contro l’umanità”

Msf – Venerdì 8 dicembre, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è riuscito ad adottare una risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. È stato bloccato dal veto degli Stati Uniti.

La risoluzione è stata respinta mentre il Consiglio di Sicurezza teneva una riunione di emergenza per discutere della catastrofe umanitaria a Gaza.

L’incontro ha fatto seguito a una lettera del Segretario generale delle Nazioni Unite che invocava l’articolo 99 per invitare il Consiglio di Sicurezza a prevenire un’ulteriore escalation e porre fine alla crisi.

Oltre a chiedere un cessate il fuoco umanitario immediato, il progetto di risoluzione presentato dagli Emirati Arabi Uniti ha ribadito la richiesta del Consiglio di Sicurezza a tutte le parti di rispettare i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale, in particolare per quanto riguarda la protezione dei civili in Palestina e Israele.

Msf: “Usa complici delle atrocità israeliane”

Avril Benoît, direttrice esecutiva di Medici Senza Frontiere (Msf), ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Mentre le bombe continuano a piovere sui civili palestinesi e a causare una distruzione diffusa, gli Stati Uniti hanno usato ancora una volta il loro potere per bloccare un tentativo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di chiedere un cessate il fuoco a Gaza. Mettendo il veto a questa risoluzione, gli Stati Uniti sono gli unici a esprimere il proprio voto contro l’umanità.

Il veto statunitense è in netto contrasto con i valori che dichiara di sostenere. Continuando a fornire copertura diplomatica per le atrocità in corso a Gaza, gli Stati Uniti stanno segnalando che il diritto umanitario internazionale può essere applicato in modo selettivo e che la vita di alcune persone conta meno di quella di altri.

Israele ha continuato ad attaccare indiscriminatamente civili e strutture civili, a imporre un assedio che equivale a una punizione collettiva per l’intera popolazione di Gaza, a imporre spostamenti di massa e a negare l’accesso a cure mediche vitali e assistenza umanitaria. Gli Stati Uniti continuano a fornire sostegno politico e finanziario a Israele mentre porta avanti le sue operazioni militari indipendentemente dal terribile tributo in termini di civili. Affinché gli operatori umanitari possano rispondere alle enormi necessità, abbiamo bisogno di un cessate il fuoco adesso. Il veto degli Stati Uniti li rende complici della carneficina di Gaza”.

di Redazione

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