Mozambico: tre giorni di lutto per le vittime del ciclone
In Mozambico il governo ha indetto ieri tre giorni di lutto nazionale a seguito del devastante ciclone che ha causato la morte di centinaia di persone e lasciato una scia di distruzione attraverso le fasce dell’Africa sudorientale.
Il ciclone, soprannominato Idai, ha colpito giovedì scorso la città portuale del Mozambico di Beira con venti fino a 170 km/h, poi si è trasferito nell’entroterra dello Zimbabwe e del Malawi, appiattendo edifici e mettendo a rischio la vita di milioni di persone.
“Grandi inondazioni hanno seminato lutto e devastazione in varie aree del Mozambico, dello Zimbabwe e del Malawi”, ha dichiarato ieri Papa Francesco. “Esprimo il mio dolore e vicinanza a quelle care persone”.
Il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, ha dichiarato il giorno prima che il ciclone aveva ucciso più di 200 persone nel suo Paese, ma i soccorritori stavano ancora recuperando dei corpi. Nel vicino Zimbabwe il numero dei morti ufficiali è di 98, ma è probabile che cresca ancora.
Nelle parti orientali più colpite dello Zimbabwe, le famiglie in lutto si sono affrettate a seppellire i loro morti perché il ciclone ha messo fuori uso gli alimentatori, causando la chiusura delle camere mortuarie.
Il Malawi non ha rilasciato dettagli sulle vittime della tempesta, che si è indebolita mentre si muoveva verso l’interno del Paese, lasciandosi dietro pesanti piogge.
di Redazione