Il silenzio complice del mondo sui crimini sauditi in Yemen
Il Direttore Generale del Parlamento iraniano per gli affari internazionali, Amir-Abdollahian ha dichiarato che il silenzio della comunità internazionale sui crimini efferati dell’Arabia Saudita contro il popolo dello Yemen è “imperdonabile”.
L’ex vice ministro per gli Affari Arabo-Africani ha aggiunto che il regime di Riyadh commette questi crimini contro il popolo dello Yemen senza provare vergogna, e il suo comportamento è indicativo della sua confusione e dello squilibrio politico che attraversa.
Amir-Abdollahian ha anche elogiato l’eroismo del popolo e della Resistenza yemenita di Ansarullah, capaci di difendere, nonostante la complicità e il silenzio della comunità internazionale, l’indipendenza e l’integrità territoriale del Paese contro la brutale aggressione militare dell’Arabia Saudita.
Dal marzo del 2015, la cosiddetta coalizione guidata da Riyadh s’accanisce con bombardamenti indiscriminati contro la popolazione civile e le infrastrutture del più povero Paese della Penisola Arabica, con la piena collaborazione di molti Stati occidentali (Usa, Inghilterra, Francia) oltre che dell’immancabile Israele, “comprati” dai fiumi di petrodollari del Golfo.
Secondo le ultime stime dell’Onu i due terzi della popolazione, circa 18,8 milioni, necessita di aiuti ed assistenza. Press Tv ha parlato con Kim Sharif, direttrice dell’Osservatorio per i Diritti Umani in Yemen e Jihad Mouracadeh, analista politico, per discutere della crisi umanitaria che incombe nel Paese.
di Redazione